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Boldrini raggiunge Grasso e approda a Liberi e Uguali: “Mio viaggio continuerà a sinistra”

Laura Boldrini ufficializza il suo passaggio a Liberi e Uguali, formazione politica formata dai partiti alla sinistra del Pd. “Io concludo a sinistra una legislatura che per me a sinistra era iniziata. Continuerò nella formazione di Liberi e Uguali, nel mio caso Libere e Uguali”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L'aveva annunciato da giorni: avrebbe detto quale sarebbe stato il suo futuro politico solamente dopo l'approvazione della legge di bilancio alla Camera. E così è stato per Laura Boldrini: la presidente dell'assemblea di Montecitorio ha aspettato che arrivasse l'ok in ultima lettura alla manovra prima di ufficializzare il suo passaggio a Liberi e Uguali, il quarto polo formato dalla sinistra che racchiude varie forze politiche dell'ultima legislatura (Mdp, Si, Possibile) e che ha come leader il presidente dell'altro ramo del Parlamento: Pietro Grasso. Solo oggi la Boldrini ha annunciato che raggiungerà l'ex magistrato in questo nuovo progetto politico e l'ha fatto, in diretta sulla sua pagina Facebook, dal Pastificio Cerere di Roma: "Voglio dare il mio contributo a Liberi e Uguali perché diventi una forza aperta, inclusiva e di governo". L'idea della Boldrini è quella di evitare l'astensionismo dell'elettorato progressista, facendo parte della formazione "Liberi e Uguali, anzi nel mio caso Libere e Uguali". E conclude: "Il mio viaggio continuerà e sono convinta che saremo in tante e in tanti".

La legislatura sta finendo ma non finirà il mio impegno su questi temi. L’ultima parola chiave che vi sottopongo è coerenza. Ricordavo di essere stata candidata da indipendente nelle liste di Sel. Dopo l’inizio questa coalizione si è divisa, io più volte ho espresso il mio rammarico anche pubblicamente. E nell’ultimo anno ho guardato con interesse al tentativo di Giuliano Pisapia e Campo Progressista. Tentativo di ricostruire un centrosinistra innovativo e in discontinuità con le politiche che avevano allontanato l’elettorato di centrosinistra. Ma questa discontinuità non c’è stata. Allora abbiamo il dovere, oggi, di fare tutto per evitare una cosa: una ulteriore crescita dell’astensionismo, del disamore dell’elettorato progressista. Per questo sono convinta che la formazione Liberi e Uguali, nel mio caso Libere e Uguali, ha la potenzialità di riuscire in questo obiettivo. Io concludo a sinistra una legislatura che per me a sinistra era iniziata. Continuerò nella formazione di Liberi e Uguali.

Questa mattina la presidente della Camera ha ricordato che oggi sarebbe arrivata questa ufficializzazione, rivolgendosi a chi la segue sui social attraverso il suo profilo Facebook: "Dall'inizio della mia esperienza istituzionale abbiamo fatto tanta strada insieme. È stato bello e mi ha dato forza sentirvi al mio fianco nelle battaglie per un futuro in cui stare bene tutti e tutte. Nessuno escluso. Adesso è arrivato il momento di scegliere lungo quale strada proseguire il cammino e proprio con voi voglio condividere questa decisione. Allora vi aspetto qui per l'annuncio, sulla mia pagina Facebook, ‪alle 16.20‬!", ha concluso lanciando l'hashtag #StoConLaura".

Nel pomeriggio, durante quello che ha definito come un semplice brindisi di Natale, la Boldrini ha ripercorso la sua recente storia politica e ha parlato del suo ruolo da presidente della Camera: "Volevo essere una guida imparziale che è significato, a volte, che c’è stata qualche incomprensione, anche con le persone politicamente a me più vicine. Essere imparziali è un esercizio molto complicato, ma questo non vuol dire privarsi del diritto di avere delle opinioni. Io ho fatto le mie battaglie in questo periodo, ho detto sempre quello che pensavo, senza arrampicarmi. Era mio diritto farlo e l’ho voluto fare. Ho interpretato questo ruolo in un modo che voleva essere aperto, stando molto fuori dal palazzo, andando nei luoghi più difficili, nelle periferie".

Boldrini ha esordito parlando di gratitudine nei confronti di Sinistra Ecologia Libertà, il partito che cinque anni fa l'ha candidata permettendole di essere eletta e poi ricoprire questo ruolo. Durante il suo discorso la presidente della Camera ha toccato vari punti, tra quelli che le stanno più a cuore. Si è soffermata sul lavoro, sottolineando come i ragazzi abbiano bisogno di più certezze e non di contratti di tre mesi. Ha poi condannato la net neutrality e la disparità in rete, oltre a quelli che ha definito "gli spacciatori di odio", prima di arrivare a parlare di donne: "Feminism in America è stata la parola dell’anno. Ma noi che aspettiamo? Quando sarà da noi la parola dell’anno?". Per poi concludere parlando di antifascismo: "Oggi si diffondono messaggi razzisti, di odio, di sopraffazione. Ci deve essere una mobilitazione contro ogni forma di fascismo".

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