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Opinioni

Berlusconi story: i vent’anni in politica dell’unto del Signore tra battute, gaffe e insulti

Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, ricordiamo i vent’anni di Silvio Berlusconi in Parlamento attraverso le sue frasi celebri, gli interventi più discussi e discutibili e le foto più significative.
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Silvio Berlusconi, l'uomo che ha dominato la scena politica italiana per venti anni, compie 80 anni. Al di là di ogni inclinazione ideologica, politica, culturale non c'è alcun dubbio che si tratti di un personaggio che ha inciso profondamente sul sistema Paese, contribuendo a modificarne i caratteri come nessun altro politico negli ultimi venti anni. La sua è una parabola cominciata nel 1994, con la vittoria elettorale del Polo delle Libertà / Buongoverno sulla "gioiosa macchina da guerra" dei Progressisti di Achille Occhetto. Uno shock per il Paese scosso dalla crisi economica, istituzionale e morale, ma anche l'inizio di una storia peculiare, che per certi versi è quella di ognuno di noi. Una storia politica che proviamo a ripercorrere attraverso le frasi più celebri (tratte dallo storyteller "Cinquantamila giorni" del Corsera e da Wikipedia) e le immagini più significative (dall'Archivio LaPresse).

Berlusconi, il Parlamento, le istituzioni.

«Io non farò il politico come gli altri» (28/1/1994, in piena campagna elettorale per le politiche)

«Chi è scelto dalla gente è come unto dal Signore» (27/11/1994, il Cavaliere commenta il successo elettorale e la sua prima nomina alla Presidenza del Consiglio)

«Il presidente Scalfaro è un serpente, un traditore, un golpista» (16/1/1995, il primo vero attacco ad uno dei suoi nemici storici)

«E’ un regime mascherato, in guanti bianchi, è un regime felpato che non avrà i carri armati, oppure le camicie rosse, nere, o verdi, ma pretende subalternità» (4/5/1997, dopo la caduta del suo Governo e la vittoria elettorale di Romano Prodi).

«Non dico di essere l’unica persona seria ai vertici della politica italiana. Ma poco ci manca» (25/4/1999, al Governo c'è Massimo D'Alema).

Silvio Berlusconi giura come Presidente del Consiglio davanti al Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi
Silvio Berlusconi giura come Presidente del Consiglio davanti al Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi

«Ho provato grande invidia per Carlo V: certo che ha potuto fare tutte quelle cose, ha governato cinquant’ anni. E dire che il nostro governo si vede attribuire colpe e disattenzioni quando siamo in sella da soli quindici mesi…» (27/11/2002, nel commentare le difficoltà operative del suo Governo).

«Non ho mai fatto affari con la politica, anzi ci ho perso e basta» (6/1/2006, dopo il crollo delle Regionali e in vista dell'ardua campagna elettorale contro L'Ulivo).

«Quando parla il popolo, la politica deve sapere ascoltare perché spesso gli elettori sono più avanti degli eletti» (19/11/2007, al Governo c'è di nuovo Romano Prodi).

• «I tempi del Parlamento si commentano da soli. I tempi sono tali per avere percorsi più brevi e decisioni più immediate. Siamo veramente indietro su tutto. In Parlamento (mima con le dita il gesto di spingere i tasti per votare, ndr) si è lì ad approvare tutto il giorno emendamenti di cui non si conosce nulla. Quando ho fatto il paradosso del capogruppo che vota per tutti era per dire che gli altri sono lì per fare numero» (primavera 2009)

«In Italia si può andare allo scontro con tutti, tranne che con la Chiesa»

L'incontro di Silvio Berlusconi con Giovanni Paolo II
L'incontro di Silvio Berlusconi con Giovanni Paolo II

«Ciò che conta è che il titolare del potere esecutivo venga scelto direttamente dal popolo»

La guerra dei vent'anni contro la magistratura

«I giudici di Mani Pulite vanno arrestati, sono un’associazione a delinquere con licenza di uccidere che mira al sovvertimento dell’ordine democratico» (primavera 1994)

«Se c’è un corpo deviato dello Stato che si organizza, che pretende di avere certe somme da chi è in regola minacciando azioni su altre società di un gruppo e che poi si spartisce verticalmente tra i suoi membri il ricavato di queste sue pressioni, siamo di fronte ad una forma di associazione a delinquere» (22/12/1996, parlando della Guardia di Finanza)

«Accusare me di corruzione è come arrestare Madre Teresa di Calcutta perché una bambina del suo istituto ha rubato una mela» (al Corriere della Sera 11/12/1997).

Dopo la vittoria di Prodi nel 1996 si acuisce lo scontro con la magistratura
Dopo la vittoria di Prodi nel 1996 si acuisce lo scontro con la magistratura

«I giudici sono matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana. Se fai quel mestiere, devi essere affetto da turbe psichiche» (a The Spectator, 10/9/2003).

«Io non ho mai attaccato i giudici, anzi è il contrario» (27/12/2008).

«Mi hanno attaccato anche sul piano patrimoniale, non resta anche che attaccarmi sul piano fisico, come hanno cominciato a fare… Ma “non praevalebunt”» (14/1/2010, il riferimento neanche tanto velato è al folle gesto di Massimo Tartaglia, che colpì Berlusconi al volto con una statuetta raffigurante il Duomo di Milano).

Massimo Tartaglia bloccato dalla security dopo aver lanciato la statuetta del Duomo contro Berlusconi
Massimo Tartaglia bloccato dalla security dopo aver lanciato la statuetta del Duomo contro Berlusconi

«I pm mi spiano, in modo illegale, per cercare inesistenti ipotesi di reato e impedirmi di lavorare e governare il Paese» (23/3/2010).

«Assistiamo a questa vergogna, ormai siamo una Repubblica giudiziaria, commissariata dalle procure»

«Abbiamo presentato la riforma della giustizia e per noi è fondamentale, perché in questo momento abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra» (ad Obama 26/5/2011)

«È stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista ne' sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese. Non e' soltanto una pagina di malagiustizia, e' un'offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese. Ma io, ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione» (24/6/2013, dopo la condanna a 7 anni di carcere per concussione e prostituzione minorile nel processo Ruby)

Gli ex amici, i veri nemici e gli eterni alleati

«Io non mi siederò mai più ad un tavolo dove ci sia il signor Bossi. Non sosterrò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno. È una persona totalmente inaffidabile. Mi meraviglio come anche i mezzi di comunicazione, senza nessun senso critico, diano ospitalità a tutte le sue esternazioni che non hanno né capo né coda» (2/2/1995, dopo il "tradimento" dell'alleato leghista).

Berlusconi e Bossi: un rapporto ventennale, con qualche "pausa"
Berlusconi e Bossi: un rapporto ventennale, con qualche "pausa"

«Sono innamorato di Gianfranco Fini» (29/1/1995).

«Veltroni è un coglione» (2/2/1995)

«Per Prodi si è usata la stessa tecnica di Lenin e Stalin: quella dell’utile idiota: si prende una persona, la si mette lì e ci si nasconde dietro» (15/4/1995, in vista della campagna elettorale del 1996. Storica la risposta del Professore: "Io almeno sono utile").

Berlusconi, Prodi e Vespa al No Tax Day: è il 1990
Berlusconi, Prodi e Vespa al No Tax Day: è il 1990

«Dini l’ho inventato io. E si tratta della peggiore invenzione della mia vita» (24/03/1996).

«Sono in politica perché il Bene prevalga sul Male. Se la sinistra andasse al governo l’esito sarebbe questo: miseria, terrore, morte. Così come avviene ovunque governi il comunismo» (17/1/2005)

«Ho troppa stima dell’intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse» ( 4/4/2006).

«Ho una grande delusione sulle persone che in passato sono stati con me, le due delusioni più grandi sono naturalmente Fini e Casini […] Questi due sono veramente delle persone orride, anche peggio, orridissime, nella maniera più assoluta»

"Renzi un po' mi somiglia, è uno fuori dagli schemi, come lo sono io" (7 dicembre 2010)

"Sento dire spesso che Renzi si ispirerebbe in qualche modo a Forza Italia. Se questo è vero, allora devo dire che l'imitazione non gli è riuscita bene. Lui ha scelto la strada delle battute, dell'arroganza, degli annunci. Per il resto, Renzi è un democristiano di sinistra nell'accezione peggiore del termine: somiglia più a Ciriaco De Mita che ad Aldo Moro" (30 gennaio 2016)

Fini, Casini, Bossi e Berlusconi: insieme prima della bufera
Fini, Casini, Bossi e Berlusconi: insieme prima della bufera

La presenza internazionale, tra figuracce e riconoscimenti

«Cara Santità, mi lasci dire che lei assomiglia molto al mio Milan. Infatti, lei, come noi, è spesso all’estero, cioè in trasferta, a portare in giro per il mondo un’idea vincente. Che è l’idea di Dio» (a Giovanni Paolo II nel 1995)

«Arafat mi ha chiesto di dargli una tv per la Striscia di Gaza. Gli manderò Striscia la notizia»  (dal Corriere della Sera, 7/3/1997).

L'incontro tra Silvio Berlusconi e Yasser Arafat
L'incontro tra Silvio Berlusconi e Yasser Arafat

«Con l’euro ci sono le premesse di una nuova stabilità. Diamo il benvenuto alla nuova moneta, è un’idea straordinaria che è diventata realtà. Con l’euro è stato bandito il peccato monetario» (26/11/2001).

«Dimostrerò nero su bianco di essere eticamente superiore agli altri protagonisti della politica europea» (11/1/2002).

«Io sono sempre dalla parte degli Stati Uniti, prima ancora di sapere come la pensano» (26/9/2002).

«Signor Schulz, so che in Italia c’è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò» (2/7/2003, al Parlamento Europeo il Cavaliere, Presidente di turno della Ue, dà il peggio di se, perdendo la pazienza dopo l'intervento dell'esponente socialdemocratico, ora Presidente del Parlamento).

«Per ottenere la presidenza italiana ho rispolverato tutte le mie arti da playboy, per utilizzare tutta una serie di sollecitazioni amorevoli nei confronti della signora presidente finlandese» (22/6/2005).

«Non esiste il modello Sarkozy. Sono io il suo modello. Lui ha copiato da me» (9/5/2007).

Il quartetto conservatore al Vertice Europeo di Bruxelles
Il quartetto conservatore al Vertice Europeo di Bruxelles

«Obama è bello, giovane abbronzato» (1/11/2010, una frase ripetuta più e più volte e oggetto di polemiche infinite. Qualche mese dopo arriverà anche l'indiscrezione sulla Merkel "culona inchiavabile" che farà infuriare la cancelliera).

«Sono addolorato per Gheddafi e mi dispiace. Quello che accade in Libia mi colpisce personalmente» (L'intervento in Libia visto dalla prospettiva del Cavaliere, amico intimo del rais)

Uno degli incontri tra il leader libico e il capo del Governo italiano, a Roma
Uno degli incontri tra il leader libico e il capo del Governo italiano, a Roma

La vita privata, tra gossip, battute e inchieste

«Se non fossi già sposato la sposerei subito..» (A Mara Carfagna, 29/1/2007. La frase provocò la reazione furiosa dell'allora moglie Veronica Lario).

«Vedo che ha risparmiato sul sarto, signorina. Guardi che conosco suo padre, domani lo chiamo, è avvertita…» (a Melissa Satta, 29/1/2007).

«Con te andrei ovunque, anche in un’isola deserta…» (ad Aida Yespica, 29/1/2007).

Il Cavaliere alla presentazione del libro di Bruno Vespa "Donne di cuori"
Il Cavaliere alla presentazione del libro di Bruno Vespa "Donne di cuori"

«Se fosse stata una bella gnocca me ne ricorderei» (citato in Silvio e la Thatcher, Independent: «Volgare», Corriere della sera, 6/07/2007).

«Contro la precarietà? Cerchi di sposare il figlio di Berlusconi, o qualcun altro del genere milionario, con quel sorriso se lo può permettere…»

«Non possiamo candidare tutte Rosy Bindi» (2009, sulla polemica per le candidature alle elezioni europee di Matera, Ronzulli e Comi)

«Mai avuti rapporti piccanti con le minorenni. Se fosse successo, mi sarei dimesso immediatamente» (in riferimento allo scandalo seguito alla frequentazione della minorenne Noemi Letizia)

«Avete sentito l’ultima della D’Addario? Sostiene che Berlusconi non sia affatto un angelo, però scopi da Dio!» (il 30/7 ai deputati del Pdl ricevuti a Palazzo Grazioli)»

«Non ho avuto alcuna relazione con la signorina Noemi (…) Ho proposto incarichi di responsabilità soltanto a donne con un profilo morale, intellettuale, culturale e professionale di alto livello»

Nicole Minetti, eletta al Consiglio Regionale della Lombardia nel listino di Formigoni
Nicole Minetti, eletta al Consiglio Regionale della Lombardia nel listino di Formigoni

«Mi permettete di essere inelegante? Mara Carfagna, una donna bella, dolce e intelligente, ma una donna con le palle» (18/3/2010).

«Il bunga-bunga è solo una vecchia storiella e lo sapete. Una storiella bellissima, di tanti anni fa, che mi ha fatto ridere molto» (30/11/2010).

«L'ho aiutata e le ho dato perfino la chance di entrare con una sua amica in un centro estetico. Doveva fornire un laser antidepilatorio. Costava, se ricordo bene, 45 mila euro anche se Ruby dice che gli euro erano 60 mila. Così ho dato l'incarico di darle questi soldi per sottrarla a qualunque necessità, per non costringerla alla prostituzione, ma per portarla nelle direzione contraria» (sulla spinosa vicenda di Kharima El Mahroug)

«Lei viene? E quante volte viene?» (così Berlusconi alla promoter Angela Bruno nel corso di una manifestazione pubblica)

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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