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Berlusconi: “Se passa la riforma costituzionale sarà regime”

Intervenuto alla presentazione delle liste elettorali delle Comunali di Milano, Silvio Berlusconi si è soffermato sulla questione relativa al referendum costituzionale. Lo schieramento di centrodestra farà campagna per il “no”. L’ex presidente del Consiglio, infatti, ha dichiarato che la riforma pensata dall’Esecutivo Renzi sarebbe pericolosa e porterebbe il Paese verso una forma di governo che “non posso che chiamare regime”.
A cura di Charlotte Matteini
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Silvio Berlusconi, intervenuto stamattina al Teatro Manzoni per la presentazione della lista elettorale di Forza Italia a sostegno del candidato sindaco di Milano Stefano Parisi, ha parlato a lungo del prossimo referendum costituzionale di ottobre.

L'intenzione di voto, per lo schieramento di centrodestra, è orientata verso il "no". Secondo il leader di Forza Italia, "se dovesse venire malauguratamente approvata la riforma costituzionale del Senato, con il combinato disposto della legge elettorale, potrebbe davvero introdursi un sistema che non posso che chiamare regime".

"Siamo in campo per combattere per la libertà e la democrazia", ha affermato Berlusconi, che ha proseguito sostenendo sia in atto una "sospensione della democrazia" oggi, in Italia. Silvio Berlusconi comunque guarda avanti e fa capire di essere già proiettato verso le nuove elezioni politiche, quelle che "verranno subito dopo", nel caso fosse bocciato il referendum costituzionale. Il leader di Forza Italia è infatti convinto che la riforma verrà rispedita al mittente "dagli italiani che aspirano alla libertà".

"Oggi per la democrazia e la libertà del cittadino valgono le stesse parole che dissi ventidue anni fa qui al Manzoni in cui si è formata Forza Italia, nata proprio in questo teatro. Ventidue anni fa dissi: la libertà viene prima dello Stato, è un diritto fondamentale. È lo Stato che deve essere al servizio dei cittadini, e non il cittadino il servitore dello Stato. L'individuo è sovrano e ha il diritto a realizzare se stesso nel benessere e nella creazione di una famiglia, nucleo fondante della nostra società. Non c'è da cambiare una parola di quel discorso", ha concluso.

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