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Aborto, Boldrini attacca Salvini: “Incivile è chi strumentalizza le donne e nega i loro diritti”

“Decidere di abortire per una donna è una scelta difficile. Lo stile di vita incivile è quello di un uomo che pur di raccattare qualche voto offende e strumentalizza le donne rimettendo in discussione i loro diritti”: così Laura Boldrini interviene sulle frasi controverse pronunciate ieri da Matteo Salvini, che ha accusato le donne straniere di “scelte incivili” e di presentarsi in pronto soccorso per abortire per svariate volte, come se fosse l’anticamera di casa loro.
A cura di Annalisa Girardi
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Continuano le polemiche per la frase di Matteo Salvini sulle donne "né di Roma e né di Milano" che "si sono presentate per la sesta volta per un'interruzione di gravidanza". Il leader della Lega, dal palco dell'evento ‘Roma torna capitale', ha continuato: "Non entro nel merito in scelte che competono solo alla donna. Però non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come soluzione ad uno stile di vita evidentemente incivile nel 2020". Dichiarazioni, quelle dell'ex ministro dell'Interno, che hanno subito suscitato l'indignazione di parte della politica.

Oggi Laura Boldrini denuncia le parole di Salvini, scrivendo su Twitter: "Decidere di abortire per una donna è una scelta difficile. Lo stile di vita incivile è quello di un uomo che pur di raccattare qualche voto offende e strumentalizza le donne rimettendo in discussione i loro diritti". Anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che già ieri aveva condannato le dichiarazioni del leader leghista, torna sulla questione. Annunciando la sua presenza alla Casa Internazionale delle donne a Roma, commenta: "L'unica scelta incivile è mettere in discussione i diritti delle donne".

"Matteo Salvini come al solito fa confusione, dice bugie e in questo caso aggredisce le donne", ha poi commentato il leader dem da Roma: "I problemi veri dell’Italia anche su questo, sono tanti e non mettere in discussione il diritto delle donne all'autodeterminazione ma mettere in campo politiche sulla natalità, che vuol dire tante cose. Vuol dire investire in consultori, in prevenzione, in assistenza alle famiglie, l’assegno unico per le famiglie, per i figli, intervenire sugli asili nido gratuiti e sull'aiuto alla natalità, perché sappiamo che è un Paese a crescita zero", ha concluso Zingaretti. Anche Salvini è poi tornato sull'argomento: "Non metto in discussione il principio ma bisogna combattere gli abusi. Parlate con i medici, non con Salvini. Il nostro compito è prevenire: l'aborto non è un sistema contraccettivo".

Dal palazzo dei Congressi dell'Eur, Salvini aveva anche detto: "Qualcuno ha preso il pronto soccorso come il bancomat sanitario per farsi gli affari suoi ed è ora di smetterla. Migliaia di cittadini non italiani hanno preso il pronto soccorso come l'anticamera di casa loro. Io dico che la terza volta che ti presenti paghi". Beatrice Lorenzin, del Pd, ha quindi commentato: "Intanto iniziamo a chiarire le cose: in Italia non si abortisce al pronto soccorso".

Ieri Beatrice Brignone, segretaria di Possibile, era stata la prima a intervenire: "Non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come la soluzione a uno stile di vita incivile? Parole gravissime, come sempre strumentali, contro le donne. Di fronte a consultori sempre più depotenziati, all'aumento dei medici obiettori, alla mancanza di politiche per le famiglie, Salvini decide di fare un'uscita così: ignorando la legislazione in vigore, colpevolizzando chi non vuole affrontare una gravidanza, mettendo in discussione il diritto di scelta. L'ennesima vergogna".

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