9 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pistoia, donna incinta corre a piedi in ospedale e sviene: cesareo d’urgenza

Un cesareo d’urgenza a 30 settimane ha salvato due vite, quelle di una mamma e della sua bimba ancora in grembo all’ospedale San Jacopo di Pistoia. La mattina del parto la donna aveva visto alcune macchioline di sangue e si era precipitata in ospedale a piedi. Appena arrivata è svenuta: subito è stata soccorsa e salvata.
A cura di Susanna Picone
9 CONDIVISIONI
Immagine

Un taglio cesareo in super emergenza ha salvato due vite, quelle di una mamma e della sua bambina di 30 settimane ancora in grembo. È successo all’ospedale San Jacopo di Pistoia dove a causa di un distacco massivo di placenta la neonata è stata fatta nascere immediatamente. Fortunatamente, mamma e figlia stanno bene e, come sottolineano dall’ospedale in Toscana, l’esito positivo della vicenda non era affatto scontato. La mattina la donna, spaventata per aver visto alcune macchioline di sangue, si è precipitata a piedi in ospedale dove, pochi minuti dopo aver varcato la soglia del San Jacopo, ha perso conoscenza ed è svenuta. Subito è stata soccorsa e le ostetriche del reparto si sono attivate per registrare il battito del feto. La ginecologa Elisa Ghelardini, insospettita perché il ritmo del cuore fetale era bradicardico, ha fatto portare l’ecografo per effettuare una ecografia praticamente nel corridoio. A quel punto ha accertato il distacco massivo della placenta, patologia che mette a rischio la sopravvivenza del feto ma anche quella della madre.

La donna operata d'urgenza – La donna quindi è stata trasferita d’urgenza in sala operatoria mentre tutto il personale è stato allertato. Il direttore di ostetricia e ginecologia, professor Pasquale Florio e il dottor Raffaele Fimiani dell’unità operativa complessa di ginecologia e ostetricia pistoiese, hanno effettuato il cesareo sulla donna che per la perdita massiva di sangue da 15 di emoglobina, al momento dell’intervento registrava valori di 7,5. Nel giro di pochissimi minuti la piccola è nata, ha pianto subito, ed è stata assistita dai pediatri.

Decisive le scelte del personale sanitario – Come sottolineano dall’Asl, diversi fattori tra cui la prontezza del personale sanitario che in pochi minuti ha dovuto fare scelte importanti sono stati decisivi per la sopravvivenza della donna e della bambina. È stata importante, ad esempio, la tempestività della diagnosi; la rapidità di procedere col taglio cesareo; la sinergia del personale che ha lavorato senza intoppi, garantendo il massimo livello di assistenza, da quella anestesiologica (la neo mamma aveva fatto colazione e la decisione di fare un intervento d'urgenza è una decisione importante) a quella dei pediatri che hanno assistito la neonata e anche la scelta di fare un taglio cesareo a 30 settimane.

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views