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Open Arms, non fu favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: archiviata l’indagine

La procura di Catania ha deciso di archiviare l’indagine per associazione a delinquere a carico della Ong spagnola Proactiva Open Arms, accusata di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina in riferimento allo sbarco avvenuto a Pozzallo il 17 marzo dello scorso anno. In quell’occasione l’equipaggio aveva soccorso 218 migranti.
A cura di Annalisa Girardi
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La procura di Catania ha archiviato l'indagine per associazione a delinquere a carico della Ong spagnola Proactiva Open Arms. Lo conferma Radio Radicale, attraverso un post su Twitter del giornalista Sergio Scandura, spiegando che il giudice Nunzio Sarpietro ha accolto la richiesta presentata dall'ufficio del procuratore capo Carmelo Zuccaro. L'indagine riguardava in particolare il comandante dell'equipaggio di Open Arms, Marc reig Creus e il capo missione Ana Isabel Montes Mier. L'accusa era quella di associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina in riferimento allo sbarco avvenuto a Pozzallo, in provincia di Ragusa, il 17 marzo dello scorso anno. Quel giorno la nave di Open Arms era approdata a Pozzallo dopo aver soccorso 218 migranti al largo delle coste libiche. L'equipaggio resta indagato a Ragusa per favoreggiamento di immigrazione clandestina e violenza privata.

La notifica di archiviazione avvenuta è stata comunicata dai legali della Ong spagnola, Alessandro Gamberini e Rosa Emanuele Lo Faro, informati direttamente dalla procura di Catania. La decisione di sequestrare la nave era avvenuta in seguito alle accuse per cui l'obiettivo primario di Open Arms sarebbe stato quello di "salvare migranti e portarli in Italia, senza rispettare le norme, anzi violandole scientemente". Si contestava cioè il rifiuto di consegnare i migranti soccorsi alle autorità libiche e di averli portati direttamente in Italia nonostante Malta fosse più vicina. Il sequestro è stato convalidato dal gip di Catania solamente per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Il fascicolo è stato poi trasferito alla procura di Ragusa, dove la richiesta di sequestro è stata ribadita per poi essere respinta il 26 aprile. L'Ong, rispondendo alle accuse aveva affermato di essersi diretta verso le coste italiane per la "necessità di salvare vite". Anche l'account italiano Open Arms ha confermato la notizia su Twitter, condividendo un post di Mediterranean Hope.

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