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Olbia, bomba contro Equitalia: distrutto l’ingresso dell’agenzia

I danni non sono stati eccessivi e per ora nessuno ha rivendicato l’attentato. Al vaglio degli investigatori ci sono le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza che potrebbero restituire un volto agli attentatori.
A cura di Susanna Picone
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I danni non sono stati eccessivi e per ora nessuno ha rivendicato l'attentato. Al vaglio degli investigatori ci sono le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza che potrebbero restituire un volto agli attentatori.

Il binomio Equitalia-bombe continua ad essere all’ordine del giorno: nella festività di Santo Stefano è stata colpita, infatti, la sede dell’agenzia di Olbia. Dopo che una prima bomba di qualche settimana fa ha ferito il direttore generale della sede di Roma Marco Cuccagna e una seconda busta esplosiva era stata fatta recapitare presso gli uffici del Flaminio, ieri un nuovo ordigno, probabilmente costituito da gelatina, è esploso davanti all’agenzia di Olbia.

L’esplosione, nonostante l’ordigno fosse di basso potenziale, è stata tale da essere avvertita in città ad alcuni chilometri di distanza e da far saltare in aria parte del portone d’ingresso danneggiando la vetrata esterna dell’agenzia. In ogni caso i danni non sono stati eccessivi, gli edifici adiacenti non sono stati intaccati e fortunatamente non si contano feriti.

Gli attentatori hanno agito nella serata quando il quartiere Colcò che ospita l’agenzia Equitalia era praticamente deserta. Nessuno, infatti, ha notato nulla che possa ricondurre all’identità degli attentatori. Sono intervenuti sul posto subito i carabinieri del reparto di Olbia insieme alla polizia municipale che ha transennato la zona. Nei pressi della sede Equitalia sono numerosi i sistemi di videosorveglianza presenti che si spera possano aver registrato l’azione degli attentatori: ora tutto è nelle mani degli inquirenti.

Di Equitalia si è parlato molto nelle ultime settimane a causa degli attentati subiti dalle sedi di Roma ma c’è da dire che nello specifico in Sardegna la protesta contro di loro è da tempo molto estesa e spesso è stata manifestata attraverso delle proteste di piazza, sempre civili, avvenute soprattutto a Cagliari. Mai prima di ieri, in ogni caso, si erano registrati atti violenti. Per il momento comunque nessuna pista viene esclusa dagli inquirenti che stanno indagando sul caso.

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