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Rifiuti, Napoli sommersa da discariche abusive e con 700 campane incendiate: mappa per quartiere

A Napoli l’Asìa ha censito decine di discariche abusive di rifiuti, mentre nel 2020 si contano 647 campane stradali bruciate. La mappa del degrado.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli ci sono decine di discariche abusive di rifiuti, spesso posizionate anche a ridosso di caserme e stazioni delle forze dell’ordine. Gli atti di vandalismo sono continui e creano enormi danni alla raccolta dell'immondizia. Nel 2020 sono state bruciate 647 campane stradali. I controlli contro l'illegalità ci sono: solo nel 2020 sono state fatte 669 multe per 213.450 euro per l’abbandono di rifiuti e anche quest’anno la media delle sanzioni è di 15mila euro al mese. Ma gli sversamenti illegali continuano, così come i danneggiamenti. È la mappa del degrado disegnata da Asìa Napoli, la società dell’igiene urbana di proprietà del Comune.

Il dossier sui rifiuti è stato presentato negli scorsi giorni al sindaco Gaetano Manfredi. Ma accanto agli strumenti per aumentare la raccolta differenziata – oggi al 37,6% in città – come la realizzazione dell’impianto di compostaggio da 30mila tonnellate a Napoli Est, c’è anche la lotta contro l’inciviltà e gli atti vandalici.

La mappa delle discariche abusive

Asìa ha censito decine di discariche illegali di rifiuti. Alcune si trovano in prossimità dei campi rom. Ma se ne trovano un po’ sparse in tutta la città, dal centro storico ai quartieri di periferia, ma anche a Posillipo. Discariche illegali quasi permanenti sono segnalate in Via Filippo Maria Briganti, in passato sotto sequestro e rimossa, Via Mastellone, Piazza Bisignano, Corso Bruno Buozzi a Barra, Largo San Nicandro a San Giovanni a Teduccio, Via Carlo Miranda e Via F. Coppi a Ponticelli; via de Roberto e via Brecce a Sant’Erasmo. A Pianura in moltissime strade. Ma non mancano discariche anche in Cupa Gerolomini all’Arenella o all’angolo di via Kagoshima o a Via Manzoni. In centro via Nicola Nicolini e via Marina dei Gigli. Ci sono poi le discariche illegali, quasi permanenti, davanti a Caserme  e Commissariati delle Forze dell’Ordine: Piazza Guglielmo Pepe, Ponte della Maddalena, Via Francesco Girardi e Via Tripalda.

L’Asìa interviene su queste aree con bonifiche periodiche. Nel corso del 2021, in stretta collaborazione con il vice Prefetto della “Terra dei fuochi” Filippo Romano, e attraverso l’intervento dell’Esercito e della Unità Operativa Tutela Ambientale, c’è stata una stretta sui controlli, con sequestri e sanzioni per l’abbandono di rifiuti e reati ambientali nelle strade del quartiere Pianura, martoriato da sversamenti illeciti.

I rifiuti sono abbandonati dai cittadini incivili nei giorni non previsti e negli orari non consentiti. Anche nei quartieri dove si raccoglie con il porta a porta. Reato tra i più diffusi è l’abbandono di scarti di lavorazione su strada associato all’abbandono di rifiuti sopra o dietro o di lato alle campane, ignorando che l’operazione di svuotamento completamente automatizzata non consente di prelevare quanto è posto all’esterno delle campane.

Nel 2020 bruciate 647 campane dei rifiuti a Napoli

A Napoli, poi, si incendiano campane in ogni quartiere. Nel corso del 2020 sono state danneggiate 647 campane stradali, un po’ in tutti i quartieri. Ma si registrano anche violazioni e altri atti di teppismo diffusi. “In alcune zone della città – scrive Asìa – si stanno registrando sottrazioni di cestini gettacarte. Mentre campane, cassonetti e bidoncini vengono spesso danneggiati nel corso delle manifestazioni o utilizzati in maniera impropria, come per bloccare le strade, con costi di riparazione o sostituzione che poi ricadono su tutti i cittadini nella bolletta della Tari.

Multe, il Comune proroga di un anno l’ordinanza

Nel 2020 sono state elevate 669 multe per 213.450euro; di queste sanzioni viene comunicato ogni mese il report all’Amministrazione Comunale; in media, anche quest’anno, sono stati contestati illeciti amministrativi per circa 10.000/15.000 euro mensili. Tra i primi atti del sindaco Gaetano Manfredi c’è la proroga dell’ordinanza contro gli sversamenti illeciti con multe fino a 500 euro per tutto il 2022. Chi commette le infrazioni? Privati cittadini, esercizi commerciali, studi professionali.

Una grossa mano per beccare chi viola le regole la danno le telecamere, che Asìa monitora con la Polizia Municipale- UOTA. “Servono – scrive l’azienda – e in tanti casi consentono di individuare veri e propri reati. Il posizionamento  si sceglie in accordo tra i due Enti in base al ripetersi dei fenomeni di abbandono rifiuti. Molto spesso però gli sversamenti vengono fatti “a mano” cioè senza l’utilizzo di automezzi e non potendo rilevare la targa risulta impossibile sanzionare”.

Sacchetti selvaggi da fuori Comune

Un altro fenomeno è quello del viaggio dei sacchetti selvaggi da fuori Comune. "È un fenomeno di cui c'è assolutamente certezza – scrive Asìa – avvalorata dal rinvenimento di indizi all’interno dei sacchi abbandonati. Nel 2020 abbiamo seguito questi esodi sia nell’Area Nord che in quella Est, ma abbiamo motivo di credere che anche tutto quanto viene scaricato a Pianura sia il prodotto di questo fenomeno per la vastità dei danni prodotti".

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