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Carcere di Secondigliano, scoperto drone con 10 cellulari e chiavistelli

Intercettato al carcere di Secondigliano un drone che trasportava 10 cellulari con schede telefoniche e chiavistelli. La scoperta fatta dalla Polizia Penitenziaria. “L’episodio – commentano il presidente dell’Uspp Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio – evidenzia ancora una volta la necessità di dotare la polizia penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati, come quelli in grado di schermare gli istituti di pena”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Dieci cellulari, con tanto di schede Sim, e diversi chiavistelli ritrovati attaccati ad un drone volante all'interno del Carcere di Secondigliano. La scoperta è stata fatta nella giornata di ieri. La Polizia Penitenziaria del carcere di Secondigliano ha intercettato il drone con il quale ignoti stavano cercando di introdurre nei reparti detentivi il materiale proibito. A denunciarlo è il sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp. Sul ritrovamento dei chiavistelli sono in corso indagini per scoprire a quale uso fossero destinati. "L'episodio – commentano il presidente dell'Uspp Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio – evidenzia ancora una volta la necessità di dotare la polizia penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati, come quelli in grado di schermare gli istituti di pena. Grazie agli sforzi profusi e malgrado i turni massacranti e le scarse risorse, la polizia penitenziaria nel carcere di Napoli Secondigliano riesce comunque ad arginare i frequenti tentativi fraudolenti di introduzione di telefonini e droga, evitando così gravi ripercussioni per l'ordine e la sicurezza interna".

Droni per portare telefoni ai detenuti

Era già accaduto il 27 aprile scorso al Carcere di Secondigliano, quando gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno ritrovato un drone di quelli normalmente utilizzati per scattare le foto dall'alto che trasportava cellulari e Sim precipitato dopo un'avaria all'interno del cortile per il passeggio dei detenuti. Un modo per trasportare illegalmente e senza dare troppo nell'occhio materiale illegale all'interno degli istituti di pena, sfruttando le falle della sicurezza dovute alla perenne mancanza di organico e alla impossibilità di tenere sotto controllo tutte le vie di accesso, specie se a queste si aggiunge quella fino a poco tempo fa inedita del cielo. Anche in quel caso, grazie alla solerzia degli agenti della Penitenziaria, ci si è accorti del piccolo drone che stava andando verso il reparto detentivo S2 per trasportare i cellulari e che, in avaria, è precipitato prima di arrivare a destinazione. I poliziotti lo hanno raccolto nel cortile del passeggio dei detenuti e hanno scoperto che, assicurati col nastro isolante, c'erano 4 micro telefoni e 2 smartphone, i relativi carica batterie e 5 schede sim.

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