Caivano, Meloni contro la camorra: “Non mi faccio intimidire dalle stese. Risponderemo colpo su colpo”

“Non mi faccio intimidire dalle ‘stese' nelle strade della criminalità organizzata. Sia chiaro. Risponderemo colpo su colpo. Ho deciso che dobbiamo dare un segnale forte perché lo Stato non può indietreggiare”. La Premier Giorgia Meloni annuncia il pugno duro dopo le sparatorie con i kalashnikov a Caivano avvenute negli scorsi giorni e denunciate dal parroco del Parco Verde, don Maurizio Patriciello.
“Una risposta organica per Caivano”
A quella che è stata letta da più parti come una sfida allo Stato, negli scorsi giorni presente a Caivano con centinaia di uomini e donne delle forze dell'ordine impegnati nelle operazioni ad Alto Impatto, la presidente del Consiglio, intervenuta alla trasmissione Porta a Porta, che andrà in onda stasera in seconda serata su Rai Uno, assicura che sarà data “una risposta organica”. “Non è solo questione di forze dell'ordine – spiega Meloni – è un lavoro lungo, sulla prevenzione, sull'educazione, in cui si deve agire tutti insieme. Stiamo provando a dare sulle sue diverse facce". Oggi, all'inaugurazione dell'anno scolastico 2023-'24 alla scuola elementare del Parco Verde erano presenti tutte le istituzioni. Ma anche diverse mamme che, con dolore e rassegnazione, hanno raccontato di temere che nonostante il Decreto Caivano del Governo, nulla possa cambiare.
RdC, “spaventoso se fosse gestito dalla camorra”
La Premier ha poi commentato un servizio giornalistico nel quale viene intervistata una delle mamme delle cuginette stuprate a Caivano. “A Caivano – dice Meloni – avete intervistato la mamma di una delle ragazze violentate, e questa signora dice una cosa che ho trovato spaventosa, è percettrice di reddito di cittadinanza, il giornalista chiede: gestiva lei queste cose? No? E chi le gestiva? Non lo so. Ecco, il non lo so è spaventoso, molti di noi sospettano la stessa cosa. Spero che la magistratura vada fino in fondo. Se fosse vero che c'è qualcuno che gestisce i soldi del reddito di cittadinanza, cioè la camorra, su questa cosa bisogna andare fino in fondo”.