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Monti sale al Quirinale, ma il Governo andrà avanti fino a gennaio

Il Presidente della Repubblica dopo le consultazioni informali di ieri oggi vedrà il Premier per informarlo sulla situazione politica. La road map stabilita da Napolitano prevede di andare avanti almeno fino a metà gennaio per approvare i provvedimenti indispensabili come la legge di stabilità prima di sciogliere le Camere.
A cura di Antonio Palma
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Monti sale al Quirinale, ma il Governo andrà avanti fino a gennaio

Dopo lo strappo del Pdl sia al Senato che alla Camera, è arrivato al capolinea il governo guidato da Mario Monti, lo ha confermato ieri sera lo stesso Capo dello Stato dopo una serie di consultazioni informali al Quirinale con i partiti della maggioranza. Non sarà però un crollo improvviso né repentino quello del governo, ma un transizione verso le elezioni con un precisa road map già in parte concordata. Sono i paletti che ha imposto Giorgio Napolitano ai partiti che bene o male hanno accolto le richieste del Presidente della Repubblica. Occorrerà innanzitutto portare avanti i provvedimenti indispensabili al funzionamento dello Stato come la legge di stabilità, attualmente allo studio delle Commissioni bilancio, ma anche il decreto sull'Ilva, il pareggio di bilancio in Costituzione e il dl Sviluppo. C'è meno spazio invece per altri provvedimenti se pur importanti come la riforma della legge elettorale, il taglio  delle province e la delega fiscale, sui quali il Pdl si è riservato di decidere l'atteggiamento da tenere in Parlamento di volta in volta.

Sarà un'ordinata conclusione della legislatura – Ad ogni modo, come ha comunicato il Colle ieri sera, sia il Pdl che Pd e Udc hanno assicurato di voler "contribuire a un'ordinata conclusione della legislatura, anche in vista di adempimenti inderogabili relativi al bilancio dello Stato". Insomma niente sfiducia al governo con un impatto traumatico sui mercati e la stabilità del Paese, ma un'ordinata retromarcia di Monti che dopo i provvedimenti indispensabili dovrebbe rassegnare le dimissioni. Diversa invece la posizione sugli altri argomenti, a cominciare dalla data delle elezioni, anche se è ormai sicuro che si andrà avanti almeno fino a gennaio e si fa largo l'ipotesi di elezioni a marzo. Dopo la data definitiva del voto nel Lazio ormai l'unica ipotesi plausibile per l'election day voluto dal Pdl è quella di accorpare le elezioni politiche a quelle regionali di Lombardia e Molise. Di questo e di tutte le cose ascoltate ieri dai leader dei partiti parlerà Napolitano a Monti che oggi pomeriggio salirà al Quirinale per consultazioni.

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