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Renate, positiva al Covid esce di casa per andare a fare shopping: “Non posso perdermi i saldi”

Una donna è stata denunciata in stato di libertà per essere uscita di casa quanto invece era positiva al Covid. Ai carabinieri, durante un controllo, ha detto che non poteva perdersi i saldi.
A cura di Giorgia Venturini
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Doveva essere a casa in quarantena perché risultata positiva al Covid, invece era uscita di casa per andare a fare shopping. Ai carabinieri che l'hanno fermata per un controllo ha raccontato che era di corsa perché rischiava di perdere la possibilità di acquistare alcuni vestiti in saldo. È quello che è successo qualche giorno fa in via Piave a Renate, comune in provincia di Monza e Brianza: qui una pattuglia dei carabinieri della stazione di Besana in Brianza, durante un normale controllo, hanno fermato una Peugeot 107 bianca con alla guida una donna di 51 anni di origine brasiliana.

La donna era risultata positiva anche al tampone di fine quarantena

Una volta fermata l'auto i militari hanno proceduto con l'identificazione della donna. Dagli accertamenti è emerso che la donna doveva trovarsi in quarantena perché positiva al tampone Covid e così hanno chiesto subito spiegazioni. L'automobilista si è giustificata subito dicendo che aveva già finito la quarantena e che probabilmente la banca dati non era aggiornata. Ha chiesto anche ai carabinieri di lasciarla andare velocemente perché doveva recarsi in un negozio dove aveva già puntato dei vestiti in saldo e non voleva perdere l'occasione. I carabinieri hanno invece deciso di fare ulteriori controlli: hanno scoperto che non solo la donna doveva essere in quarantena ma che al tampone di verifica di fine quarantena era nuovamente risultata positiva e pertanto avrebbe dovuto proseguire l'isolamento a casa. Per lei quindi addio ai saldi: è stata denunciata in stato di libertà dalle autorità giudiziarie "per non aver osservato un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva dell'uomo, ai sensi dell’art. 260 del Testo unico delle leggi sanitarie", precisano dai carabinieri della Compagnia di Seregno.

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