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Ragazza di 22 anni molestata su un treno: “Ho sempre la sua faccia impressa nella testa”

Sofia ha 22 anni ed è stata molestata su un treno diretto a Saronno: un ragazzo si è seduta accanto a lei e ad altre due signore e ha iniziato a masturbarsi: “Ho avuto un attacco di panico”, racconta a Fanpage.it.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sofia (nome di fantasia) ha 22 anni e il 17 dicembre 2022, intorno alle 20.25, si trovava su un treno diretto a Saronno (Varese) per tornare a casa. Appena seduta, ha notato un ragazzo, un po' su di giri, sedersi prima accanto a un'altra passeggera e poi – non appena questa si è seduta vicina la 22enne – posizionarsi vicino a loro.

Da quel momento in poi, avrebbe iniziato a fissarle fino a quando non si sarebbe messo le mani nei pantaloni e avrebbe iniziato a masturbarsi: "A quel punto mi sono alzata e sono andata via", racconta la 22enne a Fanpage.it. Quella scena le è rimasta impressa nella mente: "Ho avuto un attacco di panico per lo spavento. E ancora oggi ricordo un po’ troppo". Ed è anche per quanto vissuto, che Sofia ha iniziato a non prendere più treni la sera.

Cosa è successo quella sera? 

Ero sul treno diretto a Saronno per scendere a Quarto Oggiaro. Accanto a me, alla mia sinistra, c'era seduta una signora mentre di fronte ne avevo un'altra. A un certo punto ho notato un ragazzo intento in alcuni movimenti strani. Inizialmente ho pensato che stesse tirando fuori qualcosa per spaventare un bimbo che stava facendo un po' di chiasso.

In realtà, dopo pochi minuti, si è accasciato sul sedile accanto al mio e di fronte alla signora che si trovava alla mia sinistra. Il ragazzo ha iniziato a fissarla e continuare con quei movimenti strani. La donna si è così alzata e si è seduta accanto a me e all’altra signora.

Il ragazzo subito dopo si è alzato e si è seduto vicino a noi. Continuava a fissarci fin quando ha messo la mano nei pantaloni e ha iniziato a masturbarsi. A quel punto sono andata via. Ho sentito poi due ragazzi che dicevano: “Cosa fai? Sei di fronte a dei bimbi e a delle donne?  Smettila di fare queste cose”. Poi lo hanno afferrato per il collo e sbattuto contro il finestrino.

Come stai? 

Appena scesa, ho avuto un attacco di panico per lo spavento. Ricordo ancora un po’ troppo e non è bello. Ricordo che aveva un giubbotto rosso e dei jeans grigi scuri. Ricordo ancora il viso, purtroppo.

Sul treno eravate da sole o c'era un capotreno? 

Credo di sì. Non ricordo bene se sia intervenuto il capotreno o il controllore, ma qualcuno si è avvicinato e lo ha fatto scendere. Lui è rimasto poi lì sulla banchina.

Pensi che Milano sia meno sicura?

Prima di questo episodio, non ho mai percepito che Milano non fosse sicura. Certo, ho sentito altre persone raccontare episodi di violenza che avevano subito. Ma, fin quando non capita a te, non pensi che possa succederti qualcosa. A questo punto però dico di sì: Milano è cambiata molto e non è più sicura.

Sei più riuscita a prendere un treno da quel giorno? 

Solo di giorno, di sera non più.

Alcuni anni fa, in Regione era arrivata la proposta di una carrozza per sole donne: secondo te sarebbe opportuna?

Se è controllata l’entrata del vagone, sì. Altrimenti non ha senso.

Se volessi lanciare un appello alle istituzioni, cosa chiederesti? 

Più controlli sui mezzi pubblici, ma sia per le donne che per gli uomini perché a volte subiscono aggressioni. Chiederei anche pene più dure e aspre. A me non è successo nulla di fisicamente grave, ma la violenza fisica su una donna deve avere il giusto peso anche in termini di pena.

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