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Picchia un uomo all’interno del suo garage e gli ruba l’orologio: arrestato dopo due anni

Nel 2020 aveva raggiunto un uomo all’interno del suo garage e aveva iniziato a picchiarlo per poi rapinarlo del suo lussuoso orologio. Per il rapinatore è scattato l’arresto dopo due anni.
A cura di Giorgia Venturini
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Dopo due anni è stato arrestato il responsabile della rapina ai danni di un uomo a Milano. Gli agenti di polizia di Milano lo hanno individuato in Spagna, dove era fuggito subito dopo il colpo. Così è stato estradato e poi arrestato appena è arrivato  all'aeroporto di Linate. Ora dovrà rispondere alle autorità giudiziarie.

La denuncia della vittima di 66 anni

Le indagini dei poliziotti erano scattate dopo la denuncia di un 66enne che l'8 ottobre del 2020 si era presentato dagli agenti e ha raccontato di essere stato aggredito e rapinato: ha spiegato che era alla guida della sua auto quando è stato seguito da due uomini in sella a due scooter fino alla sia area box, in centro a Milano. Uno dei due uomini lo avrebbe preso a calci e pugni sia al volto che al petto rapinandolo poi dell'orologio di lusso che aveva al polso. Subito gli agenti hanno visionato le immagini della telecamera di video sorveglianza della zona e sono riusciti dopo un'attenta indagine a risalire all'identità dell'aggressore.

La banda del "rolex" di Milano

Altri colpi sempre nella centralissima Milano erano stati messi a segno dalla banda del "rolex": così è soprannominato un gruppo di "professionisti", rapinatori in trasferta a Milano da Napoli. Tra le loro vittime c'era anche il manager russo Vladimir Mulyak di 65 anni, ex vice presidente della Lukoil, la più grande compagnia petrolifera russa e tra le più conosciute e ramificate nel mondo. Il modus operandi dei malviventi è sempre lo stesso: un uomo in sella a uno scooter si era avvicinato all'auto del manager e aveva iniziato a fare cenni all'automobilista per farlo fermare, come se ci fosse stato un contatto tra moto e auto. Così il 65enne era stato costretto a scendere in via Rossetti davanti al civico 17. Il tutto poi era avvenuto in pochissimi secondi: il membro della banda gli aveva indicato il paraurti, il manager si era abbassato ed è stato in quel momento che è arrivato un secondo rapinatore che lo ha immobilizzato e gli ha strappato l'orologio dal polso. La banda quindi si era poi data alla fuga con un "Ulysse Nardin" da 15mila euro.

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