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Caso Ferragni-Balocco, ora potrebbe intervenire anche la Procura generale della Cassazione

Sono due al momento i fascicoli per truffa aggravata aperti dopo gli esposti del Codacons in 104 Procure di tutta Italia. Milano e Cuneo portano avanti le indagini sul caso pandoro benefico che vedono al centro l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni e l’ad Alessandra Balocco.
A cura di Francesca Del Boca
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Sono due al momento i fascicoli per truffa aggravata aperti dopo gli esposti del Codacons in 104 Procure di tutta Italia: Milano e Cuneo portano avanti le indagini sul caso pandoro benefico che vedono al centro l'imprenditrice digitale Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, patron dell'azienda dolciaria. 

È dunque la competenza territoriale la prima questione da risolvere sulla vicenda del dolce natalizio Pink Christmas, la cui operazione commerciale era già stata pesantemente sanzionata dall'Antitrust. Già questa settimana, secondo quanto emerso, potrebbe così essere cruciale per stabilire dove possa essere avvenuto l'eventuale "ingiusto profitto'‘, elemento essenziale per contestare la truffa aggravata dall'uso dei social, e quindi stabilire in modo saldo dove si debba istruire e radicare il fascicolo unico: non conterà insomma né dove sia stato firmato il contratto tra Balocco e Ferragni, né conta quale sia la Procura che ha fatto per prima le iscrizioni nel registro degli indagati.

E così, in cerca di eventuali precedenti che possano sciogliere il nodo che vede "contrapposte" Milano e Cuneo, per dirimere la questione le due parti potrebbero affidarsi di comune accordo a un parere terzo, ossia quello del procuratore generale della Cassazione. Nel frattempo però, assicurano fonti investigative, tra le due città ci sarebbe massima collaborazione.

E mentre sul tavolo del pm milanese Eugenio Fusco si stanno accumulando almeno 250 segnalazioni di consumatori raccolte dal Codacons, Chiara Ferragni si dice tranquilla e pronta a collaborare con le indagini."In seguito a continue sollecitazioni ricevute da vari organi di informazione Chiara Ferragni, anche in qualità di amministratore delegato di Tbs Crew Srl e di Fenice Srl", si legge nella nota diffusa dai suoi legali, "ribadisce che risponderà esclusivamente alle autorità competenti a cui conferma la propria fiducia, ed è a loro disposizione per chiarire quanto accaduto".

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