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Candidato del M5s a Busto Arsizio insulta pesantemente Meloni. E Conte si scusa

È scoppiata la bufera intorno a un candidato del Movimento Cinque Stelle a Busto Arsizio. La sezione di Fratelli d’Italia ha denunciato sui suoi social alcuni messaggi pieni di insulti rivolti a Giorgia Meloni proprio da parte del candidato Mario Socrate del M5s. In serata è lo stesso leader Giuseppe Conte a scusarsi in un messaggio su Facebook dichiarando: “Non possiamo più considerarlo un nostro candidato”
A cura di Simona Buscaglia
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È finito nella bufera politica un candidato del Movimento Cinque Stelle a Busto Arsizio, Mario Socrate. La sezione di Fratelli d'Italia della città in provincia di Varese ha denunciato infatti in un messaggio su Facebook alcuni degli appellativi rivolti alla leader del partito Giorgia Meloni scritti sui social proprio dall'esponente pentastellato. "La solita ipocrisia della Cagna", "Si allena un po’ anche lei a stare a testa in giù", sono alcuni dei messaggi pubblicati da Socrate e ripresi e pubblicati in un messaggio di condanna dalla sezione di Busto Arsizio di Fd'I. Meloni ha subito chiesto tramite i suoi social l'intervento del leader Giuseppe Conte: "Guardate che belle parole mi dedica l'esponente del M5s e candidato al Consiglio Comunale di Busto Arsizio. Spero che i 5 Stelle e la sinistra prendano le distanze da questo linguaggio ignobile" scrive la leader di Fd'I.

Insulti a Giorgia Meloni da parte di un candidato del M5S a Busto Arsizio: scoppia la bufera

La denuncia non è passata inosservata, tanto da essere ripresa velocemente da altri esponenti di Fratelli d'Italia, come Daniela Santanchè, che su Facebook si rivolge a Conte: "Lui che è sempre pronto con il ditino alzato da primo della classe a bacchettare tutti, a dare patenti di moralità e di educazione. Ritiene possibile che nelle liste del M5S sia candidato chi non ha alcun rispetto per la dignità delle donne? Il suo silenzio sarebbe intollerabile, altrimenti saremo costretti a concludere che è questo il nuovo corso del M5S di cui tanto parla". Sui social interviene anche il presidente del circolo lombardo di Fd'I, Massimiliano Nardi: "Vorremmo chiedere a Conte e a Maurizio Maggioni che corre per la poltrona di sindaco alle elezioni di ottobre col sostegno dei 5 Stelle, cosa pensa di un suo candidato che reiteratamente, perché non si tratta di un solo post, utilizza parole che non esitiamo a definire scandalose. Definire ‘cagna' una giovane madre, unico leader politico nazionale di sesso femminile, dimostra una totale mancanza di rispetto verso le donne". I post del candidato 5 Stelle di Busto Arsizio "sono stati acquisiti dal partito a livello nazionale, il quale sta ora valutando l’eventualità di adire le vie legali, riservandosi di intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela dell’immagine e della persona della presidente di Fd'I, Giorgia Meloni" proseguono dalla sezione di Busto Arsizio.

In serata arrivano le scuse di Conte

Intanto arriva in serata anche la replica del leader del M5s Giuseppe Conte che condanna gli insulti di Mario Socrate e prende le distanze: "Le parole hanno un peso, per tutti. Soprattutto per chi sceglie di intraprendere un percorso all’interno delle Istituzioni – scrive l'ex presidente del Consiglio su Facebook – Ancora di più per chi questo percorso sceglie di farlo con il Movimento 5 Stelle. Non possiamo più considerarlo un nostro candidato, con tutte le conseguenze che questo comporta. A Giorgia Meloni rivolgo le mie scuse e quelle di tutto il Movimento".

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