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Migranti, Germania vuole accogliere 500mila profughi. Usa pronti ad aiutare l’Europa

Berlino prenderà mezzo milione di profughi per più anni. Ma, sottolinea Schaeuble, “senza nuovi debiti”. Intanto la Casa Bianca sta valutando su come intervenire per far fronte all’emergenza, ma Kerry fa capire che la crisi potrebbe essere destinata a peggiorare “quando mancheranno acqua e cibo nei Paesi più poveri”.
A cura di Susanna Picone
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Ore 20 – Usa pronti ad aiutare l'Europa – Il Dipartimento di Stato americano vorrebbe aiutare l'Unione europea ad affrontare l'emergenza migranti. Lo ha detto chiaramente il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. Intanto il segretario di Stato, John Kerry, lascia intendere come il peggio potrebbe ancora venire guardando alla crisi dei profughi: "Pensate che le migrazioni oggi siano una sfida per l'Europa, ma aspettate di vedere cosa accadrà quando mancheranno acqua e cibo".

Ore 15.50 – Germania: pronti ad accogliere mezzo milione di profughi l’anno – "La Germania sarà in grado di accogliere 500mila profughi all'anno per alcuni anni", lo ha dichiarato oggi il vice-cancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, leader della Spd. "Penso che possiamo farcela certamente con mezzo milione di persone, per alcuni anni, forse anche di più perché siamo un Paese forte dal punto di vista economico, su questo non c’e’ alcun dubbio" ha spiegato il vice della Merkel esortando comunque l'Ue a trovare una soluzione comune al problema dei profughi perché l’Europa non deve trasferire la responsabilità dell’accoglienza dei rifugiati a pochi Paesi. Anche Angela Merkel ha ribadito la necessità di quote vincolanti ricordando che "Grecia e Italia non possono da sole accogliere tutti i profughi che arrivano sulle coste". In Italia intanto il Viminale ha fatto partire la circolare ai prefetti per la pianificazione dell'accoglienza di altri 20 mila immigrati. La distribuzione sarà sempre per quote regionali che dovranno essere definite entro pochi giorni.

Ore 11.55 – Orban: “Accelerare la costruzione del muro”. Secondo il premier ungherese Orban bisogna “accelerare” la costruzione del muro al confine con la Serbia, dove servono più operai. Lo ha detto lo stesso premier, che ieri ha visitato a sorpresa la zona di confine dove viene eretta la barriera, al quotidiano Magyar Idok. Il 15 settembre è il termine annunciato per la fine dei lavori. Nel frattempo la Germania ha fatto sapere di essere disponibile ad accogliere 500mila immigrati l'anno per più anni.

Quella di ieri è stata un’altra giornata di grande tensione in Ungheria, e in particolare al centro di Roszke, città al confine con la Serbia dove centinaia di migranti hanno sfondato un cordone della polizia e si sono messi in marcia verso Budapest. Gli agenti, che dovevano scortare i migranti verso il centro di transito, hanno usato contro di loro anche lo spray urticante. Sono quindi scoppiati degli scontri prima della fuga di molti migranti, che non volevano farsi registrare, a piedi verso la capitale. Nel mezzo della crisi dei migranti il governo di Viktor Orban perde pezzi. Ieri si è infatti dimesso il ministro della Difesa Csaba Hende: dopo una riunione, durante la quale Hende ha fornito a Orban un aggiornamento sulla crisi dei migranti, il ministro avrebbe presentato le sue dimissioni accettate dal capo del governo. Hende sarebbe stato costretto alle dimissioni per non aver finito il muro anti-migranti al confine con la Serbia. Lo stesso premier ungherese si è recato a Morahalom, a pochi km dal confine con la Serbia, per incontrare i lavoratori impegnati nella costruzione della barriera anti-immigrati. Ma il ministro della Difesa non è l’unico a lasciare in queste ore: via dal governo anche quello dell’Interno.

Metà migranti a Francia e Germania – Intanto la Germania – che ha stanziato sei miliardi di euro per l’accoglienza dei migranti – si prepara ad accogliere insieme alla Francia circa metà dei 120mila richiedenti asilo nel nuovo schema di ricollocamenti che il presidente della Commisione Ue Jean Claude Juncker presenterà al Parlamento europeo. Stando agli ultimi numeri del piano Ue alla Germania saranno assegnati 31 mila richiedenti protezione internazionale, mentre Parigi ne accoglierà 24 mila e la Spagna 15 mila (i tre Paesi assieme totalizzeranno circa il 60%). La proposta di ridistribuire 120 mila persone da Italia, Grecia e Ungheria si baserà su un meccanismo temporaneo, per quote obbligatorie e saranno 15.600 i richiedenti asilo che verranno ricollocati dal nostro Paese. La cancelliera tedesca Angela Merkel ieri ha anche ringraziato i suoi concittadini: mobilitandosi per aiutare i profughi hanno dato un'immagine del Paese che “rende orgogliosi”.

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