Migranti, Alessandro Di Battista: “Vanno salvati e portati a Marsiglia”
"Non ho intenzione di candidarmi per le Europee". L'ha detto, intervistato da Fabio Fazio a "Che Tempo Che Fa", Alessandro Di Battista, uno degli esponenti di punta del Movimento Cinque Stelle da poche settimane rientrato da un lungo viaggio in Sudamerica insieme alla compagna e al figlio. "Avrei voluto fare solo una legislatura, così ho fatto, l'ho sempre detto. Continuo ad amare la politica, ma continuerò a farla da fuori: il Palazzo mi sta stretto", ha dichiarato Di Battista, annunciando che il suo sarà un ruolo da "gregario" alle prossime elezioni europee, e che dopo lo attende un altro viaggio: "Dopo le elezioni andrò in India. Bollywood è una potenza enorme. Si sono comprati l'Ilva. Se l'Europa non si unisce, ci fanno il mazzo".
Tav, Di Battista: "Qualcuno ha già preso tangenti"
Secondo Di Battista il reddito di cittadinanza "va considerato una sorta di diritto umano, come avere una casa, accedere alla Sanità o all'istruzione" mentre in merito alla realizzazione della Tav l'ex parlamentare ha le idee chiare. "È la più grossa sciocchezza che possa fare questo Paese. E cioè spendere 20 miliardi di euro quando servono altre infrastrutture". E poi: "Non ho le prove, ma ci sono intercettazioni di ‘ndranghetisti per le quali, per come conosco il Paese, non si vuole uscire dalla Tav perché qualcuno si è già ‘steccato' delle tangenti, che ai tempi attuali hanno la forma più elegante delle consulenze".
Migranti, Di Battista: "Salvarli e portarli a Marsiglia"
Pur elogiando il lavoro di Luigi Di Maio, Di Battista sulla crisi dei migranti e la necessità di salvarli ha espresso posizioni diverse da quelle del governo: "Salverei le persone e le porterei a Marsiglia: finché non si creerà un incidente diplomatico con la Francia, non si risolverà nulla. Possiamo parlare di porti aperti e porti chiusi, senza risolvere il problema. Se non ci occupiamo delle cause si è nemici dell'Africa".