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Matteo Salvini: “IVA non aumenterà, taglieremo le spese inutili e le scorte”

Matteo Salvini è stato intervistato da Rtl 102.5 questa mattina e ha parlato dei temi di attualità, come la guerra in Libia: “Sarebbe grave se la Francia per interessi economici stesse sostenendo una parte che combatte”, ha detto il ministro. Mentre sulla flat tax ha promesso: “Non ci sarà nessun aumento dell’Iva”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha rilasciato una lunga intervista a Rtl 102.5 in cui ha toccato tutti i temi di attualità e i problemi del governo, a partire dalla promessa flat tax: "Di aumentare l'Iva non si è mai parlato, ma stiamo lavorando sul piano di vendita di immobili pubblici e su un piano di taglio alle spese inutili, come ad esempio la revisione delle scorte. Oggi ci sono circa 2000 agenti che invece di gestire l’ordine pubblico accompagnano, proteggono, aiutano tizio o Caio. Qualcuno è a rischio, qualcuno ce l’ha come status symbol e quindi stiamo rivedendo con criteri oggettivi". Salvini ha sottolineato che bisogna sburocratizzare, sbloccare i cantieri e soprattutto aiutare gli imprenditori italiani che in Europa "non hanno rivali". Per questo "la tassa piatta" è fondamentale, perché "se chiedi di meno al contribuente sono di più quelli che ti pagano e sono di meno quelli che evadono per scelta e per necessità – continua il ministro – oggi un imprenditore privato arriva a pagare il 65% e alcuni non ci riescono, ma se invece gli chiedessimo il 25% sono convinto che ci sarebbe la corsa per pagare".

La guerra civile in Libia è un altro tema caldo in queste ore, soprattutto perché si parla di un negoziato segreto tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Generale Khalifa Haftar: "Se Conte incontra tutte le parti in causa fa il suo dovere, quindi non posso dirvi sì o no ma se lo fa fa bene a farlo – ha detto il ministro – sarebbe grave se la Francia per interessi economici o commerciali stesse bloccando l’iniziativa europea per riportare la pace e stesse sostenendo una parte che combatte". Secondo Salvini fu per interessi economici che Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica francese, animò la guerra contro Muammar Gheddafi, ma ora, ha detto il ministro, "la Francia ha trovato il governo sbagliato, ma sulla questione si saprà di più nelle prossime ore".

Salvini ha commentato anche le parole dei passanti che ieri erano al Pincio per la festa della Polizia: "Erano in tanti e mi gridavano ‘Daje Mattè, vieni a fa il sindaco', ma io faccio il ministro e spero di farlo bene – ha raccontato il vicepresidente del Consiglio – questa è una città difficile da governare che è stata amministrata male in passato, ma oggi avrebbe bisogno di più cure". Invece, rispetto alla vicenda di Torre Maura, Salvini ha le idee chiare: "Non si può dalla sera alla mattina spostare tante persone da un quartiere all’altro. Io sto lavorando da ministro dell’Interno perché entro la fine del mio mandato ci siano zero campi Rom. Sono vicino ai cittadini di Torre Maura che, al di là delle idee politiche, vogliono vivere tranquilli".

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