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Marsala, un altro ventenne scomparso nella città che piange Nicoletta Indelicato

Un altro caso di scomparsa sconvolge Marsala. Nella città che si è riunita ieri nel ricordo di Nicoletta Indelicato, la 25enne scomparsa il 16 marzo e ritrovata cadavere un giorno dopo, le ricerche si sono attivate per Gianni Genna, 27 anni. Il giovane è stato visto l’ultima volta in un pub la notte di sabato.
A cura di Angela Marino
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Mentre tremila persone ricordavano la venticinquenne Nicoletta Indelicato, trovata morta in contrada Sant'Onofrio, tre giorni dopo la scomparsa, un altro giovane ha fatto perdere le sue tracce a Marsala. Gianni Genna, 27 anni, è scomparso nella notte tra sabato e domenica scorsi da Marsala. Le ricerche vanno avanti da 48ore, ovvero da quando gli amici hanno lasciato Gianni in un pub di contrada Ciavolo, sabato notte. Da allora il ragazzo, di professione panettiere, non ha più dato sue notizie. Due anni fa Genna fu arrestato dai carabinieri della stazione di Petrosino, al culmine di un inseguimento, perché trovato in possesso di 37 grammi di marijuana. L'arresto scattò dopo un inseguimento in auto.

Solo due settimane sono passate da quando è scattato l'allarme per la scomparsa di Nicoletta Indelicato, anche lei sparita dopo essere stata vista da alcuni testimoni in un bar. La venticinquenne è stata ritrovata dopo due giorni di ricerca senza sosta grazie alle indicazioni di Carmelo Bonetta, assassino reo confesso, che ha guidato gli investigatori in contrada Sant'Onofrio, dove giaceva il corpo carbonizzato di Nicoletta. A ucciderla, 12 coltellate inferte prima di dare alle fiamme il corpo. Per l'omicidio di Nicoletta Indelicato sono stati fermati la ventinovenne Margareta Buffa e il 34enne Carmelo Bonetta. Il delitto ha sconvolto profondamente la piccola comunità, che ieri si è riunita nel ricordo di Nicoletta. In testa al corteo i genitori della giovane vittima, Damiano Indelicato e Anna Rita Angileri, entrambi insegnanti. Il corteo è stato aperto da uno striscione sul quale, accanto alla foto di Nicoletta, si leggeva la scritta: “Hanno ucciso il mio corpo ma io vivo insieme a voi”.

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