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Marco Pannella continua lo sciopero: le sue condizioni sempre più critiche

Il leader dei Radicali è al settimo giorno di sciopero totale di fame e sete per ottenere l’amnistia e il diritto di voto dei detenuti, uno sciopero che mette in serio pericolo la sua salute. Rita Bernardini: “I medici dicono che per Marco ci sono poche ore davanti”.
A cura di Susanna Picone
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Il leader dei Radicali è al settimo giorno di sciopero totale di fame e sete per ottenere l’amnistia e il diritto di voto dei detenuti, uno sciopero che mette in serio pericolo la sua salute. Rita Bernardini: “I medici dicono che per Marco ci sono poche ore davanti”.

Preoccupano seriamente le condizioni di salute di Marco Pannella, il leader del Partito Radicale che da giorni ha intrapreso uno sciopero della fame e della sete. Pannella, che ha 82 anni, protesta per ottenere l’amnistia e il diritto di voto dei detenuti, e le sue condizioni appaiono sempre più critiche. Il professor Claudio Santini ha parlato della sua salute in un bollettino medico diffuso ieri: “Persistendo il rifiuto a ottemperare alla prescrizione della idratazione si conferma ovviamente l’elevato rischio di compromissione della funzionalità renale e di complicanze cardio-circolatorie e si ribadisce il pressante consiglio quantomeno a consentire l’inizio di una terapia reidratante per via endovenosa”. E le sue gravissime condizioni di salute sono state confermate da alcuni esponenti del suo partito.

“Pannella ha poche ore davanti” – Rita Bernardini, ad esempio, ha riportato le stesse preoccupazioni dei medici che lo stanno curando: “Facendo lo sciopero della fame e della sete non si può resistere a lungo, i medici dicono che per Marco ci sono poche ore davanti”. E intanto, nei suoi confronti, arriva il sostegno e la solidarietà non solo dei membri del suo partito ma anche da altre parti politiche e dai cittadini: la pidiellina Melania Rizzoli ha raccontato di avergli fatto visita ma di essere rimasta fuori la porta. A causa delle sue condizioni estremamente critiche, ha detto Rizzoli, non le hanno permesso di entrare perché anche la minima emozione potrebbe essergli dannosa. Come medico e come parlamentare, ha detto la deputata del Pdl, mi associo all’appello di Pannella affinché possano venire meno i motivi della protesta che ne sta compromettendo la vita.

I motivi dello sciopero della fame e della sete – E il sostegno a Pannella emerge anche dal web, in particolare da Twitter tramite l’hashtag #iostoconmarco. Intanto lo stesso leader dei Radicali ha ricordato che i motivi dello sciopero sono gli stessi che nel 1976 indussero un elenco illustre ad aderire all’appello “che riuscimmo a pubblicare a pagamento sulle pagine de La Repubblica che, provocando alcune tribune politiche di riparazione prima del voto, permise agli italiani di giudicare per la prima volta le nostre ragioni e battaglie”. Perciò lui continuerà con lo sciopero totale di fame e sete, per vedere se arriveranno "nomi vitali come quelli del 1976".

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