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Maltempo: a Messina si continua a scavare. Difficile il recupero del corpo della terza vittima

A Saponara, nel messinese, si cerca ancora un corpo, quello della terza vittima della frana che ha colpito alcune case l’altro ieri. Ma il cadavere di Luigi Valli è cinque metri sotto il fango. Nel frattempo la Procura di Messina apre un’indagine per disastro colposo.
A cura di Biagio Chiariello
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a saponara nel messinese si cerca ancora il corpo di luigi valli

A Saponara si cerca ancora Luigi Valli, l'ultima delle tre vittime delle frana che a travolto il paese in provincia di Messina. Già recuperati, dai vigili del fuoco e dai carabinieri del Ris, i corpi di Luca Vinci, di 10 anni, Beppe Valli di 28, figlio di Luigi. Il corpo del 55enne, operaio di un'acciaieria di Milazzo, si troverebbe a cinque metri di profondità nel fango, coperto dai detriti e irriconoscibile. Per questo motivo si è reso indispensabili l'intervento del Ris «per ricomporre i resti della povera vittima», come scrive il prefetto di Messina.

Nelle zone alluvionate permane lo stato di “criticità moderata”, anche se la nottata è trascorsa in modo più o meno sereno, con piogge leggere che non hanno creato particolari problemi alla popolazione. Non a caso i cittadini hanno passato l'intera notte a scavare nel fango, per ripulire le proprie abitazioni.

Dopo quanto accaduto, la Procura di Messina ha deciso di avviare un'indagine per disastro colposo e per omicidio colposo plurimo. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore capo Guido Lo Forte contro ignoti. Mentre il Sindaco, dopo vari sopralluoghi sul territorio, ha sottoscritto un’ordinanza di evacuazione per 12 famiglie che abitano nelle zone ritenute a rischio.

Nel frattempo l'assessore regionale al Turismo della Sicilia, Daniele Tranchida ha chiesto «misure urgenti per la messa in sicurezza del territorio e l'avvio di una sinergia tra Stato e Regione per affrontare il grave problema di dissesto idrogeologico che interessa la provincia di Messina». Tranchida sottolinea come l' alluvione abbia creato danni anche all'economia del territorio con «forti danni alle aree florovivaistiche della piana di Milazzo e Barcellona e all'area artigianale della zona del Mela fortemente danneggiate». Parole che sembrano far eco alle stime denunciate da Legambiente: il maltempo ci costa 875.000 euro ogni giorno.

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