Malesia, accusato di stupro evita il carcere sposando la sua vittima di 14 anni

Un uomo malese accusato di aver violentato una ragazzina di 14 anni ha evitato il carcere dopo aver sposato la sua vittima. Una “soluzione” che ha scatenato la rabbia di quanti si battono contro questo genere di matrimoni. Ahmad Syukri Yusuf, 22 anni, è stato accusato di stupro alla fine dello scorso anno e avrebbe dovuto affrontare fino a 30 anni di carcere, ma ha poi sposato l'adolescente sotto la legge islamica evitando così di scontare la sua condanna. La legge in Malesia stabilisce che l'età minima per il matrimonio è diciotto anni, ma è possibile concedere l’autorizzazione a minorenni che osservano la legge islamica. “È molto comune per gli stupratori sposare le loro vittime, soprattutto se minorenni, per coprire il loro crimine”, ha detto a Reuters la portavoce della Women's Aid Organization di Kuala Lampur. Spesso queste ragazze per tutta la vita sono costrette a subire abusi sessuali: “Il loro matrimonio è fondamentalmente un’estensione dello stupro”, ha aggiunto la portavoce.

Le spose bambine nel mondo – Un rapporto del 2010 delle Nazioni Unite ha stimato che 82000 donne in Malesia si sono sposate a un’età compresa tra i 15 e i 19 anni. Lo stesso anno il governo malese ha rivelato che quasi 16000 ragazze si sono sposate a meno di quindici anni. Secondo quanto rivelano i dati a disposizione, quello dei matrimoni di minorenni è un fenomeno che sembra essere in aumento in diverse zone della Malesia. A livello globale, 15 milioni di bambine si sposano ogni anno prima di compiere 18 anni.