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Macerata, abusi sulle amiche della figlia di 8 e 11 anni: nei guai catechista 60enne

È stato condannato a 11 anni e mezzo di reclusione un 60enne della provincia di Macerata, ex catechista, che avrebbe abusato di 3 bambine, tutte di età inferiore ai 10 anni, con la scusa di farle giocare con sua figlia. La sentenza, tuttavia, non è definitiva. Il legale difensore: “Il mio cliente era altrove. Faremo appello”. I genitori della presunte vittime: “La giustizia esiste”.
A cura di Ida Artiaco
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Abusi su tre amichette della figlia di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni. Per questo un 60enne residente in un comune nell'entroterra della Macerata, ex catechista e impiegato alle Poste, è stato condannato a 11 ani e mezzo di reclusione. La decisione è arrivata nella mattinata di ieri, martedì 16 aprile, dai giudici del tribunale della città marchigiana, aumentando di 3 anni la pena richiesta dal pm, ferma a 8. Presenti in aula anche i genitori delle vittime: "La giustizia esiste", è stato il loro commento. I fatti contestati all'imputato si sarebbero verificati tra l'aprile del 2011 e il luglio del 2012: secondo quanto ricostruito dall'accusa, l'uomo avrebbe avvicinato le bambine con la scusa di invitarle a casa per giocare la figlia. Due di loro in particolare sarebebro state attirate nella cameretta di quest'ultima col pretesto di mostrare loro il suo computer.

In questa occasione, l'ex catechista le avrebbe messe a sedere sulle sue gambe e poi aveva infilato le mani nelle loro mutandine, chiedendo loro di toccarlo. Le piccole avrebbero tentato di sottrarsi e di scappare via, ma era impossibile liberarsi dalla sua presa. Nel terzo caso, invece, si sarebbe verificato un tentativo di violenza. L’uomo avrebbe invitato la bambina nel suo ufficio, promettendole che avrebbe potuto giocare con sua figlia. Ma quando lei è arrivata, ha visto che la sua amica non c'era e ha cercato subito di andarsene, cominciando a urlare. Lui allora l'avrebbe trattenuta, minacciandola affinché non raccontasse a nessuno che cosa era successo.

Le tre bambine per un po' non avevano detto nulla, ma quando avevano capito che lui sarebbe stato il loro catechista, hanno manifestato una resistenza, che ha insospettito le madri. Una di loro ne ha parlato con un'altra catechista, che a sua volta si era confidata col vescovo e cosi la vicenda è finita in Procura. Nel corso di una perquisizione nel pc dell'uomo è stato anche trovato materiale pedopornografico. Si è così aperto il processo. Anche le vittime dei presunti abusi erano state sentite in incidente probatorio. La corte, con il presidente della sezione penale Roberto Evangelisti, ha deciso per lui la reclusione a 11 anni e mezzo, "con l'interdizione dai pubblici uffici, da qualsiasi incarico nelle scuole o nei luoghi frequentati da minori. Inoltre, a pena esposta, avrà 2 anni di libertà vigilata, con i divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati da minori e l'obbligo di informare gli organi di polizia sulla residenza e sugli eventuali trasferimenti". Infine, dovrà pagare una provvisionale per complessivi 75mila euro per le vittime, in attesa che in sede civile sia poi stabilito il risarcimento. La sentenza, tuttavia, non è definitiva e potrà essere appellata, così come confermato dall'avvocato difensore, che ha affermato: "Il mio cliente era altrove. Faremo appello".

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