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Luigi Di Maio a Matteo Salvini: “Da parte del M5S non c’è alcuna tensione, la Lega è importante”

Segnali di distensione da parte del leader del M5S Luigi Di Maio, che scrive una lettera sul Corriere della sera, rivolgendosi a Matteo Salvini: “Grazie per il sostegno che hai offerto al cambiamento che abbiamo avviato. Certo, siamo diversi e per questo c’è anche un accordo di base”. Però Di Maio non ammette “una certa scortesia” verso i ministri pentastellati.
A cura di Annalisa Cangemi
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La campagna elettorale per le europee è ormai nel vivo, e i botta e risposta tra i due alleati di governo sono soltanto all'inizio. Nei giorni scorsi le dichiarazioni rilasciate da Luigi Di Maio e Matteo Salvini sembravano quelle scagliate tra due leader su due fronti opposti: dalla flat tax, alle alleanze per le europee, ogni tema potenzialmente si può trasformare in un campo di battaglia. Questa settimana inoltre è decisiva per il Def, e oggi faranno il punto il premier Conte, insieme al vicepremier pentastellato e al ministro dell'Economia Giovanni Tria: domani Palazzo Chigi dovrà discutere il documento. In una lettera scritta al Corriere della Sera Di Maio ha cercato di distendere i rapporti.

"Credo sia il momento di fare un po' di ordine, anche alla luce degli ultimi sviluppi politici e mediatici che hanno lasciato trapelare una tensione all'interno del governo. Da parte del M5S, e dunque del maggiore azionista dell'esecutivo, non c'è alcuna tensione", ha scritto, esprimendo "soddisfazione per il lavoro svolto fino ad oggi", dal reddito di cittadinanza alla firma del memorandum sulla Via della seta: "Passi", ha aggiunto "di cui potrei rivendicare la paternità, ma non ho questa esigenza e non ce l'ha la forza politica che rappresento". Anzi, "considero importante il supporto fornito dalla Lega". Quindi ha rivolto un messaggio a Salvini: "Caro Matteo, grazie. Grazie per il sostegno che hai offerto al cambiamento che abbiamo avviato. Certo, siamo diversi" e "per questo c'è anche un accordo di base", il contratto di governo. Di Maio è però rammaricato per "una certa scortesia ingiustificata da parte di qualcuno" verso i ministri M5S, "che mi auguro non si ripeterà". Nella campagna elettorale per le europee "le diversità di cui sopra, inevitabilmente, riemergeranno. Trovo ad esempio paradossale, è la mia opinione, un'alleanza europea con quei governi che rifiutano di accettare la ridistribuzione dei migranti che arrivano in Italia. A ognuno il suo, però, non voglio entrare nel merito dell'argomento. Ne faccio solo una questione di coerenza".

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