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Lo stalker dell’europarlamentare Lara Comi condannato a 10 mesi

È stato condannato a dieci mesi Giovanni Bernardini, imprenditore veneto imputato per stalking nei confronti dell’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi. Dovrà anche pagare le spese processuali e versare cinquemila euro all’eurodeputata. “Questa sentenza sia motivo di speranza per tante donne”, ha commentato la politica.
A cura di Susanna Picone
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L’imprenditore veneto Giovanni Bernardini è stato condannato a dieci mesi per stalking nei confronti di Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia. Il Tribunale di Busto Arsizio (Varese) ha anche condannato l’uomo, quarantasettenne di Jesolo, a pagare le spese processuali e a versare cinquemila euro alla politica forzista. “Sono soddisfatta di questa sentenza e ringrazio la giudice per la sensibilità dimostrata irrogando una pena superiore alla stessa richiesta dell’accusa – ha commentato Comi -. Spero che questa sentenza possa rappresentare un motivo di speranza per tante donne vittime di stalking e di persecuzioni, mi auguro che le misure restrittive siano efficaci, perché il mio timore è che la storia potrebbe non finire qui”. All’imputato non è stata concessa la sospensione condizionale della pena, come era stato nella precedente sentenza di patteggiamento per lo stesso reato.

L'incubo vissuto da Lara Comi – Giovanni Bernardini e Lara Comi si erano conosciuti nel 2013 e praticamente subito lui aveva iniziato a contattarla e mandarle fiori pur senza ottenere risultati. Un atteggiamento che è andato avanti almeno un paio d’anni con tantissimi messaggi, dichiarazioni d’amore, proposte di matrimonio, pedinamenti e appostamenti. L’imprenditore venne arrestato nel settembre 2017 quando decise di assistere dagli spalti dello stadio di Lecco a una partita benefica contro la violenza sulle donne nonostante un divieto di avvicinamento. “Mentre ero in tv – aveva dichiarato lo scorso maggio l’europarlamentare – mi diceva che mi stava guardando, mi seguiva, più volte me lo sono trovato fuori casa, ho cambiato casa, ho tolto il secondo cellulare. Sono arrivata al punto di non dire più pubblicamente dove andassi per la paura di vederlo. Mi scriveva che voleva fare l’amore con me, che avrebbe voluto fare dei figli con me. Era andato anche a prenotare la chiesa per il matrimonio con un nome falso”.

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