Renzi attacca Cancellieri: “Doveva dimettersi, non l’avrei difesa”

Secondo Matteo Renzi il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, travolta dalle polemiche relative al caso Ligresti, avrebbe dovuto dimettersi.  “Credo sia inaccettabile che sia andata così. Se fossi stato il segretario del Pd non avrei difeso la Cancellieri e credo avrebbe fatto un favore al Paese se si fosse dimessa”. Il candidato alla segreteria del Pd ha attaccato con queste parole il ministro nel corso della trasmissione di Santoro “Servizio Pubblico”. Lei le dimissioni non le ha date – ha aggiunto Renzi – “Letta non gliele ha chieste ed è andata come è andata”. Dunque Renzi ha fatto sapere di non aver condiviso il sostegno che il Governo ha dato al ministro e in particolare ha affermato di scandalizzarsi per una telefonata. Per il sindaco di Firenze “non indigna la telefonata in cui” il ministro Cancellieri “si preoccupa di Giulia Ligresti, perché se riceve una segnalazione di un problema reale, il problema non si pone. Mi scandalizza che il ministro della Giustizia dica alla compagna dell’arrestato, che l’arresto non è giusto, non va bene”.

“Compito Pd è far si che politica non sia succube di interessi” – Secondo Renzi il suo partito deve fare una “solenne promessa” che di fronte alle regole del mondo dell’economia “la politica non è più succube, non è più succube agli interessi delle famiglie e degli amici degli amici ma prova a fare un percorso in cui legge è uguale per tutti”. Ospite di "Servizio Pubblico" Renzi ha parlato anche di altri temi oltre a quello della Cancellieri, dalle prossime elezioni all’alleanza con il Pdl. Sul voto dice: “Andare a elezioni anticipate non sarebbe una catastrofe ma non credo che avverrà, non credo sia il caso”. E se diventerà segretario del Pd? “Andrò nella Terra dei Fuochi a dire che lo Stato si riprende i territori e che il Pd non sta chiuso nei circoli”.