121 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Libia, i ribelli pronti all’assalto di Tripoli: Fayez al Serraj proclama lo stato di emergenza

Il consiglio presidenziale presieduto da Fayez al Serraj ha proclamato lo stato di emergenza a Tripoli a causa di una serie di scontri tra milizie intorno alla capitale libica. Stando a informazioni diffuse dal governo di Tripoli e dalla stampa locale, la decisione sarebbe stata assunta “per proteggere i cittadini e la sicurezza, gli impianti e le istituzioni vitali che richiedono tutte le necessarie misure militari e civili”.
A cura di Charlotte Matteini
121 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

Il consiglio presidenziale presieduto da Fayez al Serraj ha proclamato lo stato di emergenza a Tripoli a causa di una serie di scontri tra milizie intorno alla capitale. Stando a informazioni diffuse dal governo di Tripoli e dalla stampa locale, la decisione sarebbe stata assunta "per proteggere i cittadini e la sicurezza, gli impianti e le istituzioni vitali che richiedono tutte le necessarie misure militari e civili". Inoltre, diversi media locali hanno riferito dell'avanzata a sud della 7/a Brigata, con violenti combattimenti lungo la strada verso l'aeroporto. Secondo le prime informazioni, sarebbero almeno 39 le persone rimaste uccise nel corso degli scontri mentre 96 sarebbero i feriti.

Il consiglio presidenziale, in una nota diffusa in giornata, ha definito "un attentato alla sicurezza della capitale e dei suoi abitanti, davanti ai quali non si può restare in silenzio", il cui obiettivo è "interrompere il processo pacifico di transizione politica" cancellando "gli sforzi nazionali e internazionali per arrivare alla stabilizzazione del Paese". Il leader della settima Brigata, Abdel Rahim Al Kani, ha annunciato ai media locali l'imminente assalto alla capitale: "Noi non vogliamo la distruzione, ma stiamo avanzando in nome dei cittadini che non riescono a trovare cibo e aspettano giorni in coda per avere lo stipendio, mentre i leader delle milizie si godono il denaro libico".

Sempre secondo le prime informazioni diffuse, la Brigata ieri avrebbe assunto il controllo della zona di al Kurayema e "i residenti erano costretti a pagare un tributo alla milizia 301". "Lo stato d'emergenza è stato annunciato a Tripoli. Medici Senza Frontiere resta altamente preoccupato per i cittadini libici nelle aree residenziali e per i rifugiati e migranti intrappolati, le cui sofferenze sono state aggravate dalle politiche dell'Unione europea. La Libia non è un Paese sicuro", ha commentato la Ong Medici Senza Frontiere.

121 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views