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Leopardi “plagiò” l’idea di pessimismo cosmico da un libro del 1677 scritto a Lecce

Un libro di cui esistono soltanto due esemplari a Lecce e scritto nel 1677 dal poeta pugliese Francesco Antonio de Virgiliis avrebbe delle incredibili somiglianze con l’opera di Giacomo Leopardi, alimentando il sospetto che l’oscuro volume possa essere stato quanto meno fonte d’ispirazione per uno dei più grandi poeti italiani di tutti i tempi.
A cura di Redazione Cultura
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Si intitola "Scherzi d'Ingegno" ed è un libro del 1677 scritto dal poeta pugliese Francesco Antonio de Virgiliis che avrebbe delle incredibili somiglianze con l'opera di Giacomo Leopardi e che alimenta il sospetto che l'oscuro volume possa essere stato quanto meno fonte d'ispirazione per uno dei più grandi poeti italiani di tutti i tempi. Di questo volume esistono soltanto due copie al mondo e si trovano in due differenti biblioteche della città di Lecce, in Puglia. La sua opera "Scherzi d’Ingegno" appare la fonte più estesa e trasparente del pessimismo leopardiano, rimasta fino a oggi sorprendentemente sconosciuta. La precisa analisi delle identità e somiglianze tra i due autori che l’autrice mette in atto con uno straordinario lavoro di ricerca e scavo, prova in modo incontrovertibile quanto il secentista sia stato a cuore al sommo Giacomo e apre nuovi percorsi al mondo degli studiosi leopardiani.

Un libro che svela il "plagio"

Qualche tempo fa il volume scritto da Vittoria Ribezzi, edito da Guida Editori-Napoli, ha realizzato in "Scherzzi d'ingegno. La fonte segreta del pessimismo cosmico di Leopardi" un interessante confronto tra le opere di Giacomo Leopardi e un antico manoscritto seicentesco, per scoprirne corrispondenze e somiglianze. Ignorato per secoli, si impone oggi all’attenzione del mondo della cultura Francesco Antonio de Virgiliis, medico e letterato di terra d’Otranto, vissuto in pieno secolo XVII (1644-1688).

"Parole rubate", il fumetto che ricostruisce la vicenda

Il “plagio” di Giacomo Leopardi, nel fumetto con Alessio Boni, Maria Grazia Cucinotta e Claudio Bisio. Arriva in libreria la graphic novel firmata Cuore Noir Edizioni, “Parole Rubate”, liberamente ispirata a questa storia. L’opera realizzata da Pietro Favorito, con i disegni di Beniamino Delvecchio, ha visto aderire all'iniziativa alcuni nomi di spicco del cinema italiano come Alessio Boni, Maria Grazia Cucinotta e Claudio Bisio. Il protagonista della storia è Dorian Ferri, uno psicologo e speaker radiofonico di RAI Radio 1 che ha le sembianze di Alessio Boni. Importantissima inoltre la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta e Claudio Bisio che, come in un casting di tipo cinematografico, anche loro hanno acconsentito di dare le proprie fattezze agli altri due personaggi principali del fumetto.

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