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Legge di bilancio: dagli sgravi per i giovani alle pensioni, tutte le misure della manovra

Il governo ha presentato le misure contenute nella manovra finanziaria che si andrà a varare nel corso dei prossimi mesi: dall’obbligo di accettare i pagamenti con il bancomat anche per importi molto basso fino alla decontribuzione per le assunzioni di giovani lavoratori, ecco tutte le misure approvate.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio 2018. Una manovra “snella e non lacrime e sangue”, secondo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Quello approvato oggi è un intervento da 20 miliardi. Il 40% delle coperture arriverà da tagli alla spesa e il resto da un efficientemento della riscossione. Le coperture si basano su 3,5 miliardi di tagli alla spesa, 5,1 miliardi di nuove entrate grazie alla lotta all’evasione e 10,9 miliardi di deficit. Ecco tutte le misure più importanti previste nella legge di bilancio 2018.

Blocco dell'aumento dell'Iva

Le cosiddette clausole di salvaguardia non scatteranno: nella manovra, che complessivamente vale 20 miliardi, è stata inserita una norma che di fatto sterilizza l'aumento dell'Iva dal 22% al 25%. Il costo complessivo di questa operazione vale 15,7 miliardi di euro.

Blocco tributi e addizionali locali

La manovra proroga per tutto l'anno 2018 l'aumento delle aliquote relative a tributi e addizionali regionali e degli enti locali

Ape sociale da tempo donna

In via sperimentale, la manovra aumenta la platea degli aventi diritto alla pensione anticipata introducendo una misura ad hoc per le donne con figli: le beneficiarie potranno richiedere una riduzione dei requisiti contributivi per accedere all'Ape sociale pari a 6 mesi per ogni figlio, fino a un massimo complessivo di due anni.

Bonus cultura 18enni

La legge di bilancio conferma il bonus cultura da 500 euro anche per il prossimo anno. Dunque, i ragazzi che compiranno 18 anni nel 2018 avranno diritto a percepire i 500 euro spendibili per l'acquisto di libri, biglietti per il teatro e cinema e ingressi al museo.

Misure per il Mezzogiorno

La legge di bilancio rifinanzia per il biennio 2018-2019 la misura che prevede l'ampliamento del credito di imposta per l'acquisto di beni strumentali destinati a unità produttive del Sud. Vengono inoltre prorogate le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato di disoccupati residenti nelle regioni del Sud.

Decontribuzione per i neoassunti under 35

La misura prevede un taglio del 50% dei contributi previdenziali per un triennio che varrà per tutte le assunzioni a tempo indeterminato di giovani fino a 29 anni. Per il 2018, però, la soglia delle assunzioni con gli sgravi contributivi sarà valida fino a 35 anni.

Per le regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna) la decontribuzione sarà del 100% per tutte le assunzioni stabili di giovani disoccupati tra i 16 e i 24 anni e per i lavoratori over 25 disoccupati da almeno sei mesi. L’esonero totale dei contributi Inps sarà valido fino a un massimo di 8.060 euro.

Pensioni: resta l’adeguamento automatico dell’età pensionabile

L’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita nel 2019 non viene bloccato come avevano chiesto i sindacati. Gentiloni ha ribadito in conferenza stampa che “c’è una legge in vigore e rispetteremo quella legge”.

Misure per lo Sport

Per la prima volta, la legge di bilancio prevede l'introduzione di un pacchetto di misure dedicate esclusivamente allo sport, tra le quali l’istituzione di un fondo ad hoc destinato a tutelare la maternità delle atlete e misure di incentivazione di natura fiscale.

Niente abolizione del superticket sanitario

Negli scorsi giorni la discussione si era concentrata sull’abolizione del superticket sanitario, ovvero una quota aggiuntiva che i pazienti devono pagare per le prestazioni di diagnostica e specialistica. In ogni regione la quota da pagare è diversa e alcune regioni l’hanno già abolito. Parte della maggioranza di governo, soprattutto Mdp, aveva chiesto di abolirlo con la legge di bilancio, ma questa misura non è contenuta nella manovra varata oggi. Non rientra nella manovra neanche la proposta di legge di Alessia Morani per eliminare le bollette a 28 giorni, ovvero una norma che impedirebbe alle compagnie telefoniche e non solo di emettere fatture ogni 28 giorni invece che con la classica cadenza mensile.

Nuove assunzioni nell’università

Per il ministro Padoan arriva una iniezione di “linfa vitale” per il mondo accademico italiano con l’assunzione di 1.500 ricercatori. Questa misura viene accompagnata da una annunciata da tempo che riguarda tutto il pubblico impiego: quasi due miliardi di euro vengono stanziati per il rinnovo del contratto del pubblico impiego con un aumento per i lavoratori di 85 euro. Un provvedimento che richiede uno stanziamento da 1,7 miliardi circa, a cui vanno aggiunti altri 150 milioni per garantire che l’aumento in busta paga non annulli il bonus degli 80 euro per chi ha uno stipendio che si trova di poco al di sotto della soglia massima per riceverlo.

Bonus verde ed ecobonus

Viene confermato, come preannunciato, l’ecobonus riguardante i lavori di ristrutturazione che consentono un maggiore risparmio di energia e un minore impatto sull’ambiente: la sua scadenza era prevista per la fine dell’anno. A questa misura si accompagna anche il bonus verde che prevede detrazioni del 36% per la cura di giardini e terrazzi. Questa misura riguarderà lavori di sistemazione di terrazzi e giardini anche condominiali.

Asta per le frequenze 5G

La manovra comprende anche le norme che dovranno regolare l’asta delle frequenze per il 5G della telefonia mobile, con le quali saranno garantite prestazioni e velocità migliori di connessione. Secondo quanto riportato dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, la base d’asta dovrebbe essere di 2,5 miliardi di euro.

Sì alla Golden Power su Tim

Il consiglio dei ministri ha approvato una norma preliminare all’esercizio del golden power su Vivendi, il gruppo che detiene il 23,94% di Tim:

Con il decreto sono state imposte specifiche prescrizioni e condizioni nei confronti di Vivendi S.A., in qualità di società notificante l’operazione, e di TIM S.p.a., Telecom Italia Sparkle S.p.a. e Telsy Elettronica e Telecomunicazioni S.p.a., in qualità di società titolari delle attività di rilevanza strategica per la difesa e la sicurezza nazionale, in ragione degli effetti dell’operazione su tali attività.

Tra le prescrizioni di carattere generale, alcune riguardano il mantenimento stabile sul territorio nazionale delle funzioni di gestione e sicurezza delle reti e dei servizi e delle forniture che supportano attività “strategiche” e “strategiche chiave”, altre sono volte a garantire la continuità delle funzioni connesse alle attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale. Sono state inoltre previste condizioni volte ad assicurare assetti organizzativi dedicati alle attività aziendali rilevanti per la sicurezza nazionale, prevedendone la piena autonomia sia sotto il profilo economico-finanziario che di gestione del personale, attraverso l’assegnazione di una dotazione di risorse umane, finanziarie e strumentali idonee a garantire l’indipendenza della funzione.

In considerazione dell’entità della partecipazione detenuta dalla società notificante in TIM S.p.a., si è ritenuto anche necessario imporre specifiche prescrizioni in ordine alla governance delle società, in particolare volte a garantire la presenza di un componente del Consiglio di amministrazione che sia munito di determinati requisiti e che abbia comunque l’assenso del Governo circa la sua idoneità all’incarico ai fini della tutela degli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale.

Obbligo di accettare pagamenti con bancomat per i negozianti

Nella manovra sono state anche introdotte alcune norme per il contrasto dell'evasione fiscale. Tra queste, una sanzione di 30 euro per tutti i negozianti e commercianti che non si adegueranno all'obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica anche per importi esigui. Dal 2019, poi, diventerà obbligatoria anche la fatturazione elettronica per le imprese.

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