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Approvata la legge di bilancio. Gentiloni: “Manovra snella, no a lacrime e sangue”

Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio. “Una manovra snella e non lacrime e sangue”, secondo il presidente del Consiglio. Nella legge anche la golden power su Tim, gli sgravi contributivi per le assunzioni degli under 35 e l’assunzione di 1.500 ricercatori universitari.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla legge di bilancio. Una manovra, da 20 miliardi di euro, “snella e non lacrime e sangue”, secondo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Tra le misure approvate c’è anche lo sgravio contributivo per l’assunzione di giovani che riguarderà, per una prima fase, le persone fino a 34 anni. Poi l’età si ridurrà negli anni successivi. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha inoltre annunciato l’assunzione di oltre 1.500 ricercatori per l’università, un “segnale molto chiaro: dopo molti anni si torna a dare linfa vitale” al mondo accademico, ha dichiarato parlando di una manovra con "risorse che possono sembrare limitate ma siccome sono bene indirizzate la loro efficacia è maggiore e questo aiuterà la crescita". Gentiloni ha invece sottolineato che con questa manovra "sono state rafforzate le misure per la lotta alla povertà".

“Sono stati evitati aumenti dell'Iva e l'introduzione di nuove tasse”, ha aggiunto Gentiloni spiegando che con il provvedimento si promuove il lavoro, specie quello giovanile e si incoraggia il mondo delle imprese. Nessuna misura è stata presa sul cosiddetto superticket sanitario: negli scorsi giorni si era parlato di una sua possibile abolizione.

“Sarà un bilancio utile per sostenere il percorso della crescita e proseguire nel percorso di stabilizzazione finanziaria del nostro Paese. Credo sia evidente che le riforme avviate dal governo Renzi e che noi abbiamo proseguito e soprattutto l'impegno di lavoratori, imprese, famiglie, hanno contribuito, con il contesto internazionale favorevole, a una situazione molto più positiva”, ha detto ancora Gentiloni.

Il presidente del Consiglio si è detto fiducioso riguardo all'approvazione della legge in Parlamento: "Confido che questa decisione troverà sostegno convinto in Parlamento e in generale il senso di responsabilità del Parlamento su una proposta fondamentale". Quella di oggi, secondo Gentiloni, è una "tappa molto importante nella strada che l'Italia sta facendo". Tra gli impegni presi e mantenuti attraverso la manovra c'è anche il rinnovo del contratto del pubblico impiego, un "risultato importante che è una risposta alle richieste dei sindacati".

Per quanto riguarda il lodo pensioni, invece, Gentiloni ha risposto ai cronisti dicendo che sul tema "c'è una legge in vigore e rispetteremo la legge", facendo così intuire che non ci saranno cambiamenti riguardo all'età pensionabile, come si auspicava Mdp. "Ci sono diverse misure che riguardano forme d'incentivazioni e anticipi pensionistici: l'Ape sociale, condizioni particolari delle lavoratrici, dei contratti a termine", ha aggiunto.

Secondo il ministro Padoan, la manovra "permette di ottenere un rafforzamento della crescita" proseguendo "nel solco della linea degli anni precedenti". Una "crescita più robusta e occupazione che migliora e consolidamento della finanza pubblica", ha aggiunto ancora Padoan parlando anche di "deficit che scende e debito nel 2015 che è sceso e quest'anno prevediamo continui a scendere: l'Italia è uscita da una fase di crisi finanziaria e sta entrando in una fase nuova". La manovra, secondo il ministro dell'Economia è un "importante punto di svolta". Per quanto riguarda le risorse, Padoan ha comunicato che deriveranno per il 40% da tagli alla spesa "e il resto da aumento di entrate, non un aumento di tasse ma un efficientamento della riscossione, la fatturazione elettronica e altre misure". Ancora aperto, invece, il capitolo privatizzazioni: "Ci saranno delle operazioni che saranno rese note a tempo debito", ha aggiunto Padoan.

Approvata golden power su Tim

Il cdm ha approvato anche la golden power relativa a Tim, secondo quanto annunciato ancora dal presidente del Consiglio. Nel decreto fiscale approvato la scorsa settimana c'era anche una norma ‘anti-scalate' voluta dal ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda. Si tratta di una norma preliminare all’esercizio del golden power su Vivendi, il gruppo francese che detiene il 23,94% di Tim. A settembre il comitato di Palazzo Chigi aveva contestato all’azienda francese la tardiva comunicazione di ogni operazione di acquisizione di partecipazioni in Tim.

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