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La Ue sta con Minniti: “Ha ragione sugli sbarchi di migranti, ONG rispettino le regole”

Il Commissario Avramopoulos in una intervista conferma l’appoggio della Ue alle misure del ministro degli Interni in materia di sbarchi.
A cura di Redazione
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È una intervista di Agi.it al commissario Ue responsabile per le politiche migratorie, Dimitris Avramopoulos, a chiarire quale sia il giudizio delle istituzioni europee sulle politiche del ministro degli Interni Marco Minniti in tema di immigrazione. In vista dell'importante vertice di lunedì a Parigi, il commissario Ue conferma la necessità di seguire un "approccio congiunto" fra Ue e Paesi membri per la "gestione del fenomeno con i partner africani per evitare i flussi spesso mortali attraverso il Mediterraneo".

L'approccio, continua, "è basato sul lavoro, in cooperazione con le autorità dei Paesi partner, per migliorare la situazione dei migranti nei loro Paesi di origine e lungo le rotte migratorie, assistere i migranti nel ritorno volontario alle loro case, e aprire percorsi sicuri e legali per l'Europa anche attraverso il reinsediamento di coloro che hanno diritto alla protezione internazionale".

Ovviamente, sul punto l'Italia è la nazione più esposta e Avramopoulos conferma di considerare "particolarmente positivo" il lavoro svolto in Libia dal ministro Minniti: "Dobbiamo continuare ad aumentare il nostro lavoro di sostegno all'Italia e agli altri Paesi sotto pressione, aumentare la nostra cooperazione con i Paesi terzi per combattere le reti criminali di traffico dei migranti, affrontare le radici del problema e offrire soluzioni alternative a chi decide di migrare. E dobbiamo essere pronti a far fronte a ogni possibile cambiamento dei flussi migratori".

Infine, sul codice di regolamentazione delle ONG: "Le Ong stanno giocando un ruolo importante e stanno facendo un lavoro molto nobile per quanto riguarda le ricerca e il salvataggio nel Mediterraneo centrale, è però importante che tutti coloro che sono attivi in questo settore operino secondo le stesse regole e che tutti gli attori coinvolti, le autorità italiane, l'operazione Triton, le Ong e gli altri, coordinino strettamente le loro operazioni in mare. Ecco perché chiedo a tutte le Ong di partecipare all'iniziativa. Più ampio sarà il fronte comune, più forti saremo tutti insieme per rompere le reti dei trafficanti".

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