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La Manovra ha sempre più contrari: no del Senato per Robin Tax e contributo di solidarietà

Il provvedimento anticrisi conta sempre più critiche. Cgil, opposizione, Ministri e commercianti sono, chi più chi meno, sul piede di guerra. Frecciate anche da Marchionne. Ed è arrivato anche il pollice verso dell’ufficio studi del Senato alla due tasse che favorirebbero l’evasione fiscale.
A cura di Biagio Chiariello
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Presidio CGIL contro la manovra economica

Fermo restando che l'aumento dell'IVA rimane l'unica strada percorribile per portare avanti la manovra bis che dovrà traghettare l’Italia fuori dalla crisi e porre fine alle speculazioni dei mercati, in questi giorni si cercano espedienti per correggere i due punti più spiacevoli del decreto approvato dalla maggioranza lo scorso Ferragosto: contributo di solidarietà per i redditi al di sopra dei 90.000 euro e i drastici tagli a Regioni e Comuni. L'ultima idea è quella di un aumento contenuto dell'IVA: un punto percentuale, forse solo sulle due aliquote più alte (20 e del 10%, esclusa quella super-agevolata del 4%) oppure limitato ai beni non di largo consumo (per non penalizzare i consumatori medi), anticipo al 2013-2014 del percorso di parificazione tra uomini e donne e soprattutto un condono o un nuovo concordato fiscale.

La situazione è ancora piuttosto instabile e in attesa che sia chiarita rimane solida (e pure in evoluzione) la schiera degli scontenti. Il provvedimento è osteggiato dalle associazioni dei commercianti, che temono che l'aumento dell'Iva possa avere un effetto negativo sui consumi. Contrari il Pd, che ha già presentato la propria contromanovra, Cgil, che il 6 settembre scenderà in piazza per protestare contro la "manovra bugiarda", il Ministro del Turismo Brambilla e, last but non least , Sergio Marchionne, AD Fiat, che in occasione del suo intervento al meeting di Rimini, dichiara che "qualsiasi aumento delle tasse ha un impatto sull'auto e sui consumi", ma si dice disponibile all'imposizione di una tassa sul patrimonio.

Ad ogni modo è stato fissato a lunedì 29 agosto, alle 20, il termine per la presentazione degli emendamenti al Dl manovra in commissione Bilancio al Senato. Altri cinque giorni, dunque, per consentire alla maggioranza di trovare una quadro attorno al decreto. Cosa non facile anche dopo il verdetto dell’ufficio studi del Senato sugli aspetti economici della manovra. I tecnici di Palazzo Madama hanno sollevano varie perplessità in particolare a riguardo di Robin tax e contributo di solidarietà: entrambi potrebbero non essere in grado di assicurare un introito certo per le casse del fisco. Si evidenzia, infatti, come vi sia il pericolo che siano attuate "strategie di elusione" sull'extra tassa, destinate inevitabilmente a "incidere sul gettito". Anche le entrate previste dalla Robin Tax, che interessa le società che producono energia, sarebbero state calcolate in modo errato, visti i cali registrati in borsa dai titoli energetici. Inoltre la Commissione Industria del Senato ha osservato che sarebbe bene estendere la tassa anche alle società, non energetiche, concessionarie, in modo tale da garantire lo stesso gettito che ci sarebbe soltanto colpendo le industrie del settore energia, ma escludendo  – e questa sarebbe la novità – le società che producono energia da fonte rinnovabile.

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