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La canzone di Carlà e del disoccupato Sarkozy adesso parla francese [VIDEO]

“Ma che te devo dì”, la parodia creata sulle note della celebre canzone di Carla Bruni dopo la vittoria elettorale di Hollande esplode nel web e nei media tradizionali, arrivando anche in Francia che adesso canta la versione francofona “Mais comme je t’avais dit” dei Revenaz Quartet feat. Juliana.
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Vive la France, vive le socialisme. La parodia di Carla Bruni "Ma che te devo dì", realizzata dalla stupenda voce di Juliana e da Luca Iavarone e Simone Petrella dei Revenaz Quartet, è letteralmente esplosa su tutto il web, ha attirato l'attenzione dei media tradizionali con tantissime menzioni sui contenitori televisivi (da Vincenzo Mollica al Tg1 passando per Unomattina fino a Studio Aperto) ma soprattutto ha valicato l'Oltralpe arrivando sui portali dei quotidiani d'informazione francesi (Le Parisien e Rtl su tutti), apparsi decisamente divertiti e che, a guardarli da qui, divertono a loro volta con i tentativi di traduzione letterale. Così la strofa "potrei tornare in passerella ma/sui tacchi non ricordo più come si va" diventa una lunghissima "peut-être que je pourrais recommencer à faire le mannequin mais/je ne me souviens pas comment faire pour marcher avec des talons".

Ed è a questo punto che Juliana e i Revenaz hanno ben pensato di venire incontro ai nostri cuginetti con questa nuova versione tutta nella lingua di Napoléon: "Mais comme je t'avais dit". Non si tratta ovviamente di una traduzione letterale, parola per parola, di quelle che potrebbe fare una popstar nostrana al momento del lancio di un disco in terra straniera; la nuova versione di "Ma che te devo dì" è totalmente pensata per il pubblico francofono anche grazie alla competenza e all'esperienza di Cristiano Leone che, lavorando a braccetto con il resto della squadra, è riuscito a trovare il corrispettivo emotivo e simbolico di alcune freddure presenti nel testo. Un esempio? Gli arbre magique non esistono in Francia ma esiste l'umile mestiere del venditore ambulante di muguet per il Primo Maggio. Lo stesso autore dei testi, Luca Iavarone, ha riferito per Fanpage:

Non è stato tradotto alla lettera sia perché doveva essere rimato e ritmato e quindi bisognava innanzitutto lasciare spazio alla fluidità e alla musicalità prima che al contenuto preciso, sia perché conteneva giochi di parole e frasi idiomatiche o riferimenti ad alcuni elementi tipicamente italiani, che in Francia non sarebbero stati capiti.

Per conquistare la Francia poi è "bastata" l'impareggiabile bravura di Juliana (Giuliana Maruggi) che interpreta con estrema naturalezza anche la canzone con il testo in francese, con una voce bellissima ed una grande capacità comunicativa davanti alla macchina da presa, dietro la quale c'è l'astuta regia di Simone Petrella, attento a valorizzare le qualità dell'interprete e a creare giochi di luce accattivanti e profondi, bastati da soli a creare la giusta atmosfera, senza bisogno di ricorrere all'utilizzo della color correction. Una menzione speciale anche al fonico Peppe Pace (che ha realizzato anche la traccia strumentale) e a Marcella Mosca che ha curato la scenografia del set ed il trucco di Giuliana.

"Mais comme je t'avais dit, après ce lundi", tutta la Francia la sta già cantando.

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