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Kenya, commando attacca università. È strage di studenti: 147 morti

Il gruppo estremista islamico somalo Al-Shabaab ha rivendicato l’attacco. Secondo i testimoni, alcune delle vittime sarebbero state decapitate.
A cura di Davide Falcioni
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Ore 20.40 – Sono 147 le persone uccise oggi in Kenya. È drammatico l’ultimo bilancio diffuso dal governo. Le stesse fonti hanno fatto sapere che "l'assedio è finito". Decine i feriti e almeno quattro assalitori sono morti.

Ore 18.20 – Sale a più di 70 morti e a una sessantina di feriti il bilancio dell'attacco in un campus universitario di Garissa, in Kenya. Ad aggiornare il nuovo bilancio della strage è stato il ministro dell’interno Joseph Nkaissery. In precedenza già la Croce Rossa aveva parlato di circa 60 vittime. I terroristi avrebbero preso in ostaggio centinaia di studenti cristiani: ne mancherebbero all'appello oltre 500. Secondo i testimoni, inoltre, alcune persone sarebbero state decapitate. A raccontare la furia degli jihadisti somali sono stati alcuni sopravvissuti dell'assalto al campus, stando a quanto scrive il quotidiano online sudafricano News24: “Abbiamo visto alcuni corpi decapitati quando siamo scappati – ha riferito Winnie Njeri -. È stato orribile, loro hanno ucciso molte persone”. Intanto, secondo quanto ha comunicato il ministro dell’Interno di Nairobi, le truppe kenyote hanno ucciso due membri del commando somalo degli al-Shabab. Il ministro ha aggiunto anche che le operazioni di salvataggio si stanno “intensificando”.

Ore 14.40 – Gli studenti cristiani ancora nelle mani dei miliziani di al-Shabab potrebbero essere centinaia. E' quanto emerge da un tweet pubblicato dal Ministro dell'Interno Joseph Nkaissery secondo cui – come riporta Avvenire – a fine mattinata si contano solo 280 degli 815 studenti che all'ora dell'assalto si presume fossero all'interno dell'edificio. Gli studenti mancanti all'appello sarebbero quindi 535. Non è noto se siano fuggiti senza dare notizie oppure se siano in mano ai terroristi. Quel che è certo è che solo i giovani musulmani sono stati rilasciati.

Ore 12.30 – L'attacco è stato rivendicato dagli Shabab somali legati ad Al Qaeda. Le vittime al momento sono 15, i feriti almeno 65. Decine di studenti sono tuttora in ostaggio e il portavoce degli estremisti islamici ha spiegato: "Quando i nostri uomini sono arrivati, hanno rilasciato i musulmani, teniamo gli  altri in ostaggio". Al momento, dunque, solo i cristiani sono in mano ai terroristi mentre gli studenti musulmani sono stati rilasciati.

UPDATE: Aumenta il bilancio delle vittime dell'assalto a una università in Kenya: i terroristi hanno aperto il fuoco all'impazzata all'interno dell'edificio: immediata la reazione degli uomini delle forze di sicurezza, che hanno risposto all'attacco. Le vittime accertate sono almeno 14, oltre 40 i feriti di cui quattro in condizioni gravi. Molti studenti sono stati presi in ostaggio.

Un commando di uomini armati e con il volto coperto ha fatto irruzione all'interno di un campus dell'università di Garissa, nel nordest del Kenya, facendo esplodere anche due bombe. Il gruppo ha avuto un conflitto a fuoco con gli uomini della sorveglianza, riuscendo ad ucciderne due. Stando a quanto riferito da un funzionario della sicurezza è assai probabili che gli assalitori siano riusciti a prendere degli ostaggi perché molti studenti sono rimasti intrappolati all'interno della struttura. L'agente ha spiegato: "Sentiamo spari all’interno del campus, ma in questo momento non siamo in grado di stabilire chi si sta sparando e a chi".

Poliziotti e uomini delle forze speciali hanno circondato la struttura e starebbero valutando l'ipotesi di effettuare un blitz al suo interno. Il timore, infatti, è che il commando possa compiere una strage di giovani innocenti. Al momento non è noto chi abbia rivendicato l'attacco, anche se la storia del Kenya è purtroppo costellata di attacchi terroristici, il più delle volte portati da estremisti islamici somali Shabaab, legati ad Al Qaeda. L'attentato più cruento risale al settembre del 2013, quando decine di persone persero la vita nel centro commerciale Westgate della capitale Nairobi.

Intervistato da Al Jazeera l'ex vice presidente del Parlamento keniano Farah Maalim ha definiton l'attacco odierno come "spaventoso", spiegando che l'università ospita non meno di mille studenti: "Il danno potrebbe essere colossale. Non possiamo combattere questo tipo di attacchi con tecniche militari convenzionali". Secondo il politico non ci sono dubbi che l'attacco sia stato portato da al-Shabab: "Rischiano di scomparire, hanno bisogno di essere sotto i riflettori".

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