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Intelligenza artificiale (IA)

Nick Cave litiga con ChatGPT: “Le canzoni che scrive fanno schifo. L’apocalisse è a buon punto”

Un fan ha deciso di inviare una canzone composta dal chatbot ispirata al suo artista preferito. La risposta di Cave è durissima e suggerisce un futuro distopico.
A cura di Elisabetta Rosso
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“È una stronzata” la canzone scritta da ChatGpt “nello stile di Nick Cave”. A dirlo è lo stesso artista. D’altronde Cave scrive: “Mi sono fatto sedici overdose nella mia vita. E non mi sono mai preoccupato molto. Un tossico si preoccupa di altre cose che non di morire o no”. E ChatGPT arranca con un “io sono l'oscurità, io sono la luce”.

La canzone scritta dall’intelligenza artificiale (IA), altro non è che una pallida imitazione della complessità crudele dell’artista. Il principe oscuro in bilico tra post punk, gothic rock, e cantautorato, che ha destrutturato musica e testo per dire cose terribili in modo dolcissimo. Come spiega Cave, la musica è questione di sangue e viscere.

La canzone di ChatGPT

Nella sua newsletter Red Hand Files Cave ha risposto a un fan, Mark della Nuova Zelanda. Gli ha inviato una canzone che ha fatto scrivere a ChatGPT, chiedendo al chatbot di imitare lo stile di Nick Cave, ma il suo artista preferito non ha apprezzato il gesto.

Il risultato è stato una miscela di oscure immagini bibliche, ossimori banali e ripetizioni in stile mantra scadente. Il ritornello canta così: “Io sono il peccatore, io sono il santo / io sono l'oscurità, io sono la luce / io sono il cacciatore, io sono la preda / io sono il diavolo, io sono il salvatore."

Cosa ne pensa Nick Cave

Il commento di Cave è stato: "La canzone è una grottesca presa in giro di ciò che significa essere umani", ChatGPT è un esercizio di “replica come parodia”. Dal punto di vista tecnico il chatbot non può creare nulla, rimescola semplicemente parole pescando dal web a seconda di ciò che l’utente chiede. Quindi la canzone in stile Nick Cave riesce a restituire l’atmosfera scura dell’artista ma la svuota di significato.

"Scrivere una buona canzone non è imitazione, o replica, è il contrario", ha commentato l'artista. “È un atto di autoomicidio che distrugge tutto ciò che si è cercato di produrre in passato. Sono quelle partenze pericolose e mozzafiato che catapultano l'artista oltre i limiti di ciò che riconosce come il proprio io conosciuto.”

Poi aggiunge: “Questo fa parte dell'autentica lotta creativa che precede l'invenzione di una lirica unica di valore effettivo. È il confronto senza fiato con la propria vulnerabilità, la propria pericolosità, la propria piccolezza, contrapposta a un senso di scoperta improvvisa e scioccante. È l'atto artistico redentore che scuote il cuore dell'ascoltatore, dove l'ascoltatore riconosce nel funzionamento interno della canzone il proprio sangue, la propria lotta, la propria sofferenza”.

Un futuro distopico

Il cantante ha poi spiegato a Mark che "dozzine" di fan gli avevano inviato canzoni prodotte da ChatGPT. Ma Nick Cave ha sottolineato che non prova lo stesso entusiasmo per la tecnologia di OpenAi. “Capisco che ChatGPT sia agli inizi, ma forse questo è l'orrore emergente dell'IA: che sarà per sempre agli inizi, poiché avrà sempre più strada da fare e la direzione è sempre avanti, sempre più veloce.”

“Non può mai essere annullato o rallentato, poiché ci spinge verso un futuro utopico, forse, o verso la nostra totale distruzione. Chi può dire quale? A giudicare da questa canzone "nello stile di Nick Cave", però, non ha un bell'aspetto, Mark. L'apocalisse è a buon punto. Questa canzone fa schifo.”

Il bisogno di umanità

“Può sembrare che prenda tutto questo un po' troppo sul personale, ma sono un cantautore impegnato, proprio in questo momento, nel processo di composizione delle canzoni. È un affare di sangue e viscere, qui alla mia scrivania, che richiede qualcosa da parte mia per iniziare un'idea nuova. Richiede la mia umanità.”

Cave, infatti, sta scrivendo canzoni per un nuovo album con i Bad Seed. L’ultimo lavoro Ghosteen è uscito nel 2019, e in occasione del nuovo disco Cave ha annunciato: “Questa è sia una buona notizia che una cattiva notizia. Buone notizie perché chi non vorrebbe un nuovo disco dei Bad Seeds? Cattive notizie perché devo scrivere di cose sanguinose”.

Infine ha ringraziato Mark, ma ha voluto comunque sottolineare: "Con tutto l'amore e il rispetto del mondo, questa canzone è una stronzata, una grottesca presa in giro di ciò che significa essere umani e, beh, non mi piace molto".

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