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Il presidente Inps contro la pace fiscale dei contributi: “Operazione suicida”

Per il presidente dell’Inps, Tito Boeri, allargare la pace fiscali ai contributi non versati “è pericolosissimo, un’operazione suicida. La pace contributiva rischia di “vanificare i risultati raggiunti finora e diffusi oggi che sono invece incoraggianti e indebolirebbe la campagna di contrasto all’evasione e farebbe aumentare le prestazioni perché si matura il diritto ad andare in pensione prima e con importi più elevati”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, non vede di buon occhio la pace fiscale, in particolare critica l'eventuale condono dei contributi previdenziali non pagati. Secondo Boeri, ampliare la pace fiscale ai contributi non versati come ipotizzato dalla Lega di Matteo Salvini “è pericolosissimo, un’operazione suicida. La pace contributiva rischia di “vanificare i risultati raggiunti finora e diffusi oggi che sono invece incoraggianti e indebolirebbe la campagna di contrasto all’evasione e farebbe aumentare le prestazioni perché si matura il diritto ad andare in pensione prima e con importi più elevati".

Il presidente dell'Inps si è inoltre detto "allarmato” per i conti dell’istituto in quanto un condono contributivo “aumenta la spesa e indebolisce le entrate. C’è un immediato effetto negativo sulla spesa. Non è un caso che finora, a parte un condono tombale dei primi anni Duemila, non si sia mai fatto. E’ un’operazione suicida”. Boeri, inoltre, si è detto contrario anche alla possibilità di prevedere il versamento di contributi per chi non ha evaso ma vuole riscattare il periodo della laurea o coprire dei buchi contributivi. “Creerebbe un’asimmetria di trattamento tra chi ha pagato a caro prezzo il riscatto della laurea e chi lo fa in seguito con lo sconto. Contrasta con la logica assicurativa. E’ un’ipotesi pericolosissima. Accentua il divario tra contributi versati e prestazioni erogate, soprattutto per coloro nel regime “misto” proprio nel momento in cui si dice di voler fare una operazione opposta sulle pensioni elevate e sui vitalizi. Concedere la possibilità di effettuare versamenti volontari a posteriori è in contrasto con quei principi assicurativi cui si ispira un sistema previdenziale sostenibile, è come permettere ad una persona con la casa in fiamme di stipulare una assicurazione. Sono molto allarmato da queste voci. E’ un pericolo se queste cose si fanno ma anche le voci in sé sono pericolose”.

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