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Il Ministro Profumo: Tasse universitarie più alte per fuoricorso e chi fa “altro”

Il ministro all’Istruzione parla delle novità per il mondo dell’università: “C’è una parte di studenti che fanno altre cose e loro devono contribuire di più al sistema dell’istruzione”. Attesa anche per concorso che dopo 13 anni riaprirà le assunzioni nelle scuole.
A cura di Biagio Chiariello
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il ministro profumo: tasse più alte per chi fa altro all'università

 "L'istruzione pubblica deve essere pagata dallo Stato con le tasse della fiscalità generale”. Così il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, parlando con i giornalisti a margine della seconda giornata di Vedrò. “Ma nello stesso tempo ci vuole più severità con quegli studenti che decidono di prolungare la loro vita nell'università: questi devono pagare un po' di più. Per chi ha un reddito inferiore a 90 mila euro significa pagare circa un caffè al giorno". In altre parole, chi si iscrive all'università ma decide di fare "altro" ricevendo comunque vantaggi dal suo status di studente deve pagare di più di chi studia e basta o degli studenti lavoratori. Il responsabile del Miur ha anche citato a tale proposito un'esperienza personale. "Io per esempio ho lavorato per molti anni, ecco perché sono a dire che per uno studente-lavoratore i tempi debbano essere diversi, con un piano ed un numero prestabilito di esami da sostenere anno per anno, con criterio articolato in modo corretto".

Sarà questa una delle misure del decreto che rivoluzionerà il mondo della scuola. Tra gli altri provvedimenti il concorso a cattedre annunciato lo scorso 24 agosto. "Il concorso sarà serio e il Paese ritornerà alla normalità. Con il fine principale di reclutare i docenti che dovranno insegnare nelle nostre scuole nei prossimi 20/30 anni" ha detto oggi lo stesso Profumo che, alla domanda su chi potrà accedere all'esame, visto anche che è il primo bando dopo 13 anni, oha spiegato: "Gli abilitati,  e questo consentirà alle persone di avere un doppio canale, quello delle graduatorie e quello del concorso". Quanti saranno i partecipanti al concorso. Le cifre del Ministero oscillano sul numero di 300 mila. Ma saranno i requisiti di ammissione a determinarne i dati esatti. E cioè il "sapersi rapportare con i giovani" ma anche "capacità logica, di comprensione verbale, competenze linguistiche ed informatiche". Solo 22 mila diventeranno docenti di ruolo.

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