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Il Governo Monti ottiene la fiducia al Senato, 281 Si e 25 No

Il nuovo Esecutivo guidato da Monti ha ottenuto il primo via libera a Palazzo Madama con il solo voto contrario della Lega. Domani toccherà alla Camera votare la mozione di fiducia al nuovo Governo.
A cura di Antonio Palma
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Il nuovo Esecutivo guidato da Monti ha ottenuto il primo via libera a Palazzo Madama con il solo voto contrario della Lega. Domani sarà la volta della Camera votare la mozione di fiducia al nuovo Governo.

Come previsto alla vigilia, il governo Monti ottiene la fiducia al Senato, con 281 voti favorevoli, tra cui quello dello stesso Senatore a vita, e 25 contrari. L’unica formazione politica che non ha votato la fiducia al Senato è stata la Lega come era stato annunciato nelle dichiarazioni di voto. Il voto si è tenuto con votazione nominale, la prima chiama è iniziata intorno alle 20.30 e l’esito finale è stato comunicato dal Presidente del Senato intorno alle 21.15.

La giornata per il Premier e i suoi Ministri era iniziata alle 13 con la presentazione del programma di Governo in Aula. Un discorso durato circa cinquanta minuti durante i quali il nuovo Presidente del Consiglio ha spaziato tra i più disparati temi, dalla riforma delle pensioni, all’Ici, dalla patrimoniale, all’inserimento dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro, dai tagli ai costi della politica, all’abolizione delle Provincie, definendo il suo Governo “di impegno nazionale”.

Dopo il discorso al Senato, Monti si è recato alla Camera per consegnare il testo con le misure programmatiche in una seduta lampo convocata appositamente a Montecitorio. Nel primo pomeriggio sono poi ripresi i lavori al Senato, con la discussione sul programma presentato dal Governo. Numerosi i Senatori intervenuti che hanno fatto protrarre la seduta per più di tre ore, ma il Premier e i Ministri hanno ascoltato con molta attenzione ogni singolo intervento. La risposta di Monti agli interventi, invece, è durata poco, e durante il breve intervento il Premier ha voluto soprattutto rispondere a chi lo aveva accusato di essere rappresentante dei poteri forti.“Non credo che le grandi multinazionali mi abbiano accolto come un loro servitore quando mi è capitato di avere responsabilità pubbliche", ha dichiarato il Premier con riferimento alla multa inflitta a Microsoft quando era commissario europeo per la concorrenza.

La seduta è proseguita in serata con le dichiarazioni di voto dei gruppi politici. Tranne la Lega, tutti gli altri gruppi hanno annunciato il loro voto favorevole alla fiducia. Pd, Udc e Terzo polo hanno espresso apprezzamento unanime per il governo Monti e confermato sostegno incondizionato e non a termine al Governo nascente. “Questo è un Governo che rappresenta noi tutti” ha dichiarato Rutelli, gli hanno fatto eco le altri parti politiche che hanno tessuto le lodi di un Esecutivo che ritengono autorevole e in grado di portare l’Italia fuori dalla crisi che sta attraversando, con l’aiuto del Parlamento. Hanno votato si anche l’Italia dei valori e il Pdl, ma entrambi hanno posto dei paletti. Belisario dell’Idv ha ricordato soprattutto l’importanza di una nuova legge elettorale e rivolgendosi al Ministro dell’ambiente gli ha ricordato che  "deve rispettare la volontà dei cittadini altrimenti non parte col piede giusto" riferendosi ad alcune dichiarazioni rilasciate dal Ministro nel pomeriggio in cui si era detto pronto a riaprire un dibattito sul nucleare.

Gasparri, del Pdl dopo aver ringraziato il Premier uscente e ricordato tutte le misure attuate dal vecchio Governo, ha dichiarato che il Pdl verificherà giorno per giorno il rispetto degli impegni presi dal Governo Monti, “perché il Popolo delle libertà è ancora maggioranza parlamentare ed è giusto far valere il proprio ruolo”.  Il discorso più duro sicuramente è stato quello di Bricolo della Lega  che si è scagliato contro questo Esecutivo, “grande lobby di uomini amici degli amici”, rispolverando poi il vecchio cavallo di battaglia del Carroccio “che il nord non è più disposto a pagare gli sprechi del sud”. Bricolo ha annunciato il voto contrario della Lega manifestando la volontà di rimanere all'opposizione “per difendere gli interessi della Padania” ed infine, rivolto al capogruppo dell’Idv, ha concluso “Belisario, oggi sei alleato di Berlusconi”. L’ultimo ostacolo che divide ora il nuovo Governo dal suo lavoro è il voto di fiducia della Camera, che voterà domani dando il definitivo via libera all’Esecutivo Monti.

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