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Guerra in Libia, Ue: “Gheddafi vada via subito”. Lega Araba rifiuta delegazione del colonnello

Dopo la proposta di Sarkozy di riconoscere il governo dei ribelli, l’Unione Europea ha chiesto a Gheddafi di lasciare il potere minacciando nuove sanzioni. Francia e Regno Uniti chiedono una no-flly zone immediata. La Lega Araba intanto annuncia che non accetterà nessuna delegazione di Gheddafi alla sua riunione di domani.
A cura di Cristian Basile
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Sarrkozy gheddafi

L‘Unione Europea ha accolto con scetticismo oggi la richiesta del presidente francese, Nicolas Sarkozy, sostenuta anche dal premier britannico, David Cameron, di riconoscere il Consiglio Nazionale libico, una specie di Governo che gestisce la zona controllata dai ribelli e che sta studiando, con l'aiuto degli Stati Uniti, la creazione di una zona di esclusione aerea nel paese nordafricano. Sarkozy ha spiegato che Francia e Regno Unito non escludono attacchi difensivi contro le forze leali a Gheddafi se questi dovesse continuare a massacrare la popolazione civile.

Per questo motivo Parigi e Londra hanno presentato un progetto che presenteranno davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinchè autorizzi l'uso della forza allo scopo di stabilire una zona di esclusione aerea in Libia. Altri paesi, però, hanno espresso lo loro preoccupazione su un ipotetico intervento militare che potrebbe complicare ulteriormente la situazione e chiedono comunque che questa soluzione sia condivisa anche dai paesi arabi vicini alla Libia, affinchè non sembri un attacco occidentale alla sovranità libica.

Dopo l'iniziativa francese, l'Unione Europea nella riunione di oggi ha cercato di riprendere l'iniziativa politica sulla crisi libica. I capi di governo dei "ventisette" chiederanno al dittatore di abbandonare il potere e potrebbero decidere altre sanzioni nei confronti del suo regime, come congelare i conti delle compagnie petrolifere e del gas libiche."L'essenza del nostro messaggio politico è che Gheddafi deve lasciare il potere affinchè si creino le condizioni democratiche necessarie per iniziare la transizione libica".

Intanto il futuro della Libia sarà discusso anche dalla Lega Araba domani ad El Cairo. La Lega Araba, inoltre, ha annuncaito che, come protesta per la repressione e le violenza, nessuna delegazione di Gheddafi non sarà accettata alla riunione d'emergenza. La Lega però non ha voluto chiudere completamente le porte del dialogo con Gheddafi assicurando che un incontro con gli emissari del dittatore si terrà, ma non domani.

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