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Giulia volata giù da un cavalcavia: le foto choc della violenza un anno prima della morte

Un anno prima della sua morte Giulia di Sabatino aveva subìto una violenta aggressione. Lo dimostra una foto diffusa dalla famiglia della ragazza trovata morta sotto un cavalcavia a pochi chilometri da Tortoreto (Teramo), il 1° settembre 2015. La Procura di Teramo ha messo sotto la lente la cerchia di amicizie della ragazza facendo emergere una rete di ricatti, violenze e segreti. Tre persone sono indagate per istigazione al suicidio e pedopornografia.
A cura di Angela Marino
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Giulia di Sabatino
Giulia di Sabatino

Un anno prima di morire fatta a pezzi dalle auto sotto un cavalcavia della A14, Giulia di Sabatino era stata vittima di una violenta aggressione. Una foto agghiacciante mostrata in diretta durante la puntata del 5 ottobre del programma "Chi l'ha visto?" mostra profondi graffi ed ecchimosi sul collo della ragazza, all'epoca 17enne. L'aggressione subita un anno prima della morte ha a che fare con la terribile fine della 19enne? È quello che stanno cercando di scoprire gli inquirenti che ora hanno messo sotto la lente la cerchia di frequentazioni della giovane. A scattare quella foto era stata la mamma di Giulia, alla quale la ragazza aveva chiesto di non denunciare l'episodio all'uscita dall'ospedale. "Si è fatta male da sola, questa ragazza è da richiudere" aveva detto Celeste, la cugina della 19enne, con la quale la ragazza usciva insieme alla sorella Vanessa e a un'altra amica: anche quest'ultima una sera era tornata a casa con graffi e lividi. La ragazza, si scoprirà poi, era stata violentata.

La morte di Giulia

I resti della 19enne sono stati stati trovati il 1° settembre 2015 sotto un cavalcavia della A14, a pochi chilometri da Tortoreto (Teramo). Secondo la ricostruzione della Procura –  che indaga per istigazione al suicidio – la ragazza sarebbe morta precipitando dal viadotto sull'asfalto, dove poi il passaggio delle auto ha finito per dilaniarne il corpo fino a renderlo irriconoscibile. Quella sera Giulia era uscita dopo il lavoro lasciando a casa il cellulare e lo stipendio ritirato nel locale dove lavorava e che stava per lasciare per trasferirsi a Londra.

Omicidio o suicidio?

Cosa è successo tra l'uscita dal lavoro e le cinque del mattino, ora della morte? Giulia è caduta o e stata spinta dal cavalcavia? Mentre la famiglia si interroga su queste domande, intanto, due persone sono finite nel registro degli indagati per istigazione al suicidio. Sono i due uomini che l'hanno incontrata prima della sua morte: un quarantenne che le ha dato un passaggio in auto dal bowling fino al cavalcavia e un giovane alla guida di una Panda rossa. Quest'ultimo si è presentato alle forze dell'ordine dopo quattro mesi dai fatti e ripetuti appelli a farsi avanti e testimoniare. Il ragazzo ha raccontato  di aver fatto salire Giulia in auto e di averla riaccompagnata sullo stesso cavalcavia a notte fonda, dopo aver avuto con lei un rapporto sessuale. Un testimone riferisce di averlo visto litigare con Giulia e strattonarla, circostanza che il giovane, però, non conferma. Il quarantenne e il ragazzo della Panda rossa sono gli unici indagati nell'inchiesta per istigazione al suicidio.

La pista pedopornografica

Aggressioni, violenza sessuale, segreti: il mondo della 19enne Giulia di Sabatino e dei suoi coetanei, dopo mesi di ricerche, appare assai diverso da quello che si immagina debba frequentare una ragazza di 19 anni. Proprio in questo contesto è nata un'indagine parallela a quella per la morte di Giulia. La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo per pedopornografia. Come molte adolescenti, Giulia di Sabatino aveva inviato delle foto senza veli a un amico, su sua richiesta. Le immagini, ritrovate di recente sul cellulare della ragazza e ora sono state acquisite dalla Procura di Teramo, venivano fatte circolare su WhatsApp da Giuseppe, amico 26enne di Giulia e suo fidanzato per un periodo. Il giovane è ora indagato nel nuovo filone di inchiesta. Secondo quanto ipotizzato il 26enne avrebbe chiesto anche alle amiche di Giulia di mandargli foto hot.

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