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Gheddafi in tv: “Niente mi fa paura, alla fine vinceremo”

Il leader della Libia, Gheddafi, parla ancora una volta alla tv di stato. Ancora una volta le sue dichiarazioni lasciano a bocca aperta, non ultimo l’invito al mondo islamico a partecipare alla lotta.
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guerra in libia gheddafi

Dopo circa una settimana di silenzio torna ad apparire in pubblico, parlando alla tv di stato, Mu'ammar Gheddafi, leader della Libia. Lo fa parlando da Tripoli e precisamente da Bab el-Aziziya, sede della sua residenza bunker davanti alla folla urlante dei suoi sostenitori. Il bunker domenica era stato oggetto di bombardamenti, nell'ambito dell'operazione Odissea all'alba: un'offensiva strategica che mirava a colpire la base da cui partivano le direttive per i bombardamenti nelle diverse città libiche, prostrate dalle azioni dei militari del colonnello.

Di seguito alcuni stralci del discorso che Gheddafi ha pronunciato davanti alle telecamere di stato:

Queste bombe mi fanno ridere. Niente mi fa paura, nessun tiranno mi può spaventare. Stiamo subendo un'aggressione ingiusta. Tutti gli eserciti del mondo islamico devono partecipare alla lotta, bisogna manifestare ovunque: Asia, Africa, America, Europa. La gente si rivolta contro il proprio governo, ad attaccarci sono piccoli gruppi di fascisti, il popolo li sconfiggerà.  Alla fine vinceremo. Sono qui, sono qui, sono qui.

Il leader, vestito di scuro, arringa con veemenza e nella sua voce non si coglie alcun turbamento. Ancora una volta minaccia l'Occidente in tv e paventa l'ipotesi di una guerra di religione, senza accennare minimamente alla situazione internazionale d'isolamento in cui si trova e alle azioni di violenza perpetuate nel territorio libico. Nonostante l'ostentazione della forza e della sicurezza nel suo discorso alla tv, il segretario di stato americano Hillary Clinton ha fatto sapere anche il dittatore libico starebbe in realtà cercando una via d'uscita, secondo quanto le è stato riferito da fonti vicine al colonnello.

Non si arrestano, intanto, i bombardamenti sulle città libiche ad opera del dittatore:  da giorni ad essere sotto scacco è la città di Misurata. una città fantasma, senza acqua, senza luce elettrica né carburante, mentre nelle strade continuano barbarie senza ritegno: un'auto con a bordo un papà e i suoi tre figli è stata fatta esplodere con un colpo di cannone.   Scarseggiano medicine e cibo  per i feriti e la situazione diventa di ora in ora insostenibile.

https://www.youtube.com/watch?v=g4SzfkzAitI
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