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Forconi, Letta: “Non è vero che rappresentano tutto il Paese”

Terzo giorno di protesta per il Movimento dei Forconi, che minaccia di spostare i presidi sotto i palazzi del potere se verrà confermata la fiducia al governo.
A cura di D. F.
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Ore 19.50 – Il premier Letta interviene al Senato sui forconi. “Quando il Governo – ha spiegato il premier Enrico Letta – deve discutere affronta il problema con le categorie economiche di riferimento, con i rappresentanti che rappresentano il 90 per cento di quelle categorie, e si viene a dire che quelli che manifestano rappresentano il Paese, io rispondo che non è vero, si tratta di una piccola minoranza di una categoria economica”. “Lisciare il pelo all'idea per la quale chi rappresenta una piccola minoranza di una categoria economica possa parlare a nome di tutti è uno stravolgimento delle regole della democrazia economica. Il governo ha affrontato quel tema, ha messo in campo risorse, i rappresentanti della categoria sono stati d'accordo”, ha concluso Letta. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano riferirà domani alla Camera sulla protesta.

Ore 19.10 – Salvini: “I forconi dovrebbero entrare in Parlamento”. Il neo segretario della Lega Nord Matteo Salvini si è espresso in questi termini parlando con i giornalisti a Montecitorio: dopo il voto di oggi sulla fiducia al governo Letta “i forconi dovrebbero entrare in Parlamento”. Intanto uno dei reati ipotizzati dalla procura di Torino nel quadro delle indagini sugli episodi avvenuti in città negli ultimi tre giorni è quello di devastazione e saccheggio. Il fascicolo è a carico di ignoti. Nel fascicolo sono destinate a confluire le varie segnalazioni già arrivate a Palazzo di Giustizia sui numerosi episodi avvenuti negli ultimi giorni.

Ore 18 – Il vicesindaco di Roma: protesta sia civile. “Poco fa ho sentito il Prefetto Pecoraro per esprimergli le mie preoccupazioni in merito all'inasprirsi delle forme di protesta del cosiddetto movimento dei forconi. Il prefetto mi ha assicurato che in città c'è la massima attenzione da parte delle forze dell'ordine”: così il vicesindaco di Roma Luigi Nieri che ha anche lanciato un appello. “A nome dell'amministrazione capitolina – così Nieri – faccio un appello a tutti coloro che stanno manifestando e manifesteranno nelle prossime ore e nei prossimi giorni a Roma, affinché la libera espressione del dissenso rimanga nell'ambito di un civile confronto democratico”. “Non devono essere i cittadini a pagare il prezzo delle proteste – ha detto ancora il vicesindaco – Mi auguro, dunque, ci sia grande senso di responsabilità da parte di tutti e che le manifestazioni si svolgano pacificamente”.

Ore 17.10 – “Fiducia al Governo è colpo di Stato”. “Se sarà votata la fiducia al Governo Letta sarà l'ennesimo colpo di Stato. Noi in maniera democratica e rispettando l'ordine costituito faremo ciò che prevede la nostra Costituzione cioè delegittimeremo questa politica e andremo a Roma da tutta Italia”: così Danilo Calvani, leader del coordinamento nazionale 9 Dicembre, che oggi pomeriggio a Genova ha incontrato in piazza De Ferrari i manifestanti che hanno aderito alle proteste contro l'attuale classe politica. “Tra domani e dopodomani – ha aggiunto Calvani – avremo la data della manifestazione che probabilmente sarà la prossima settimana. Stiamo lavorando con la Questura di Roma per organizzare un'iniziativa democratica”. Intanto lo stesso Alfano aveva fatto nuovamente riferimento alle proteste dei forconi. Il ministro ha assicurato che lo Stato “metterà tutta la forza necessaria” contro le frange più estreme e violente nel movimento: “Abbiamo segnali chiari dall'intelligence. Non stiamo qui ad aggettivare le ali estreme di questi movimenti, ma abbiamo gli occhi puntati su di loro e sapremo cosa fare se costoro esagereranno. Non avremo remore a reprimere ogni minaccia e intimidazione che dovesse essere espressione di atteggiamenti delinquenziali”.

Ore 16.10 – Silvio Berlusconi rinvia l’incontro previsto per oggi. Il leader di Forza Italia ha rinviato l’incontro previsto per oggi con una delegazione di autotrasportatori: “Ho deciso, per evitare ogni possibile strumentalizzazione, di rinviare l’incontro previsto ma rivolgo il mio invito al Governo affinché si faccia subito interlocutore” delle loro istanze. Così si legge in una nota dell’ex premier.

Ore 12.27 – Milano, tifosi dell'Ajax e Forconi vengono alle mani – Tensioni in piazzale Loreto dove un pullman di tifosi olandesi dell'Ajax, a Milano per la partita di stasera in Champions League contro il Milan, è "incappato" nel presidio dei forconi. Gli ultra della squadra di Amsterdam, circa una ventina, sono scesi dal pullman e hanno aggredito i manifestanti. La situazione è poi tornata alla normalità.

Giornata cruciale per il Movimento dei Forconi. Oggi il Parlamento vota la fiducia al governo Letta e due giorni fa Danilo Calvani, uno dei leader della protesta, aveva avvisato: "Se mercoledì sarà votata la fiducia al governo e i politici non resteranno a casa, ci organizzeremo in questi giorni per indire la prossima settimana una manifestazione a Roma che porti milioni di persone. Sarà un assedio pacifico e concorderemo il percorso con le forze dell’ ordine, ma siamo disposti a restare fin quando i politici non andranno via". I contestatori, dunque, potrebbero essere in procinto di partire per Roma, abbandonando le decine di presidi nel paese per concentrarsi sulla Capitale e i palazzi del potere. E proprio per scongiurare questa eventualità ieri è intervenuto il ministro degli interni Alfano: "La linea è quella del rispetto della legge e della democrazia, significa che noi siamo per dare supporto a chi protesta pacificamente, ma deve farlo nel rispetto della legge, non consentiremo che le città vengano messe a fuoco. Sono inaccettabili le minacce a commercianti per far chiudere le attività commerciali". Il ministro, intervistato dal Tg3, ha spiegato la posizione del Governo. "Pieno sostegno e solidarietà a Torino, siamo dalla parte dei torinesi, che non possono vedere violata la propria libertà di vivere la loro città liberamente".

In questo quadro si inseriscono i presunti episodi di simpatia da parte della polizia: "Non ragioniamo con i se – spiega Alfano – ragioniamo con i fatti: un funzionario di polizia, vedendo che il clima stava defribillandosi e stava venendo meno la tensione, ha detto ai nostri uomini che potevano togliersi il casco e abbassare l’armatura. E loro l’hanno fatto". "È sempre accaduto che vi fosse una relazione con i manifestanti pacifici – ha concluso Alfano – e ciò non è da confondere con altri tipi di strumentalizzazioni che si è tentato di mettere in campo in queste ore. Gli uomini in divisa proteggono le istituzioni e la legalità e le istituzioni non si toccano".

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