Fincantieri, la protesta continua: a Genova le tute blu occupano l’aeroporto

I lavoratori di Fincantieri continuano a manifestare il loro disagio contro il piano di esuberi che ha colpito la ditta. Gli operai dello stabilimento di Sestri Levante hanno in particolar modo messo in piedi stamane la loro ennesima protesta arrivando all’aeroporto di Genova “Cristoforo Colombo” e chiedendo, con striscioni e creando disagi ai viaggiatori, “certezze” per il futuro del loro cantiere.
“Ieri con Tremonti, oggi con Monti, domani sotto i ponti”, così recita un cartello esposto dai circa cento operai che hanno fatto irruzione all’aeroporto occupando gli accessi agli imbarchi dei voli in partenza. Diversi voli sono stati dunque dirottati su altri scali mentre altri sono partiti con pochi passeggeri: quello per Roma è partito con nove persone a bordo saliti prima dell’inizio del blocco. Gli operai hanno minacciato di non andarsene fino a quando non gli veniva comunicata la data dell’incontro che da giorni stanno chiedendo al Governo, incontro previsto per martedì prossimo 10 gennaio al ministero dello Sviluppo economico. Dal Ministero fanno sapere che la convocazione era già in programma e che era partita ieri: martedì si farà dunque, con il Ministro Corrado Passera, il punto della situazione complessiva della società Fincantieri.
La protesta degli operai continua anche a Palermo
Per quanto riguarda i cantieri di Palermo la situazione non appare migliore: oggi, per il terzo giorno consecutivo, gli operai hanno scioperato contro il piano che prevede circa 140 esuberi in due anni. Nei giorni scorsi le tute blu avevano paralizzato il traffico e i binari della stazione centrale, oggi, un gruppo di lavoratori ha prima bloccato il traffico in viale Regione Siciliana, sulla circonvallazione del capoluogo siciliano, poi tornando verso il cantiere navale hanno continuato a presidiare l’ingresso dello stabilimento minacciando di restare lì ad oltranza fin quando non ci sarà la riunione in prefettura tra l’azienda e i sindacati.
La tensione davanti ai cancelli e l’attesa per la riunione prevista mercoledì prossimo restano alte: “La lotta continua fino a quando non avremo risposte”, il monito di Francesco Piastra della segreteria provinciale della Fiom. Il gesto di oggi degli operai nasce dall’ultima provocazione di Fincantieri che ieri ha inviato a 130 lavoratori le prime lettere per comunicare l’avvio della cassa integrazione straordinaria come previsto dall’accordo firmato a dicembre che la Fiom continua a contestare.