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Fincantieri e Stx, scontro aperto tra Italia e Francia sui cantieri navali

Nonostante un precedente accordo, il governo francese vuole una partnership al 50% su Stx che controlla i cantieri navali di Saint-Nazaire e sopo il no dell’Italia ha annunciato la nazionalizzazione. Il governo italiano replica: “Non c’è nessun motivo per cui Fincantieri debba rinunciare alla maggioranza e al controllo della società francese”
A cura di Antonio Palma
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Dopo estenuati trattative, passi indietro e rinegoziazioni che non hanno portato a nulla, ormai è scontro aperto tra  Italia e Francia sui cantieri navali di Saint-Nazaire, il polo industriale in mano alla francese Stx, società che Fincantieri ha acquistato all'asta dai coreani i fallimento presentando l'unica offerta degna di aggiudicazione.  Dopo due anni di trattative tra Roma e Parigi, sotto la presidenza Hollande si era giunti a un accordo che prevedeva la maggioranza del 66,6% in mano al gruppo italiano e il restante nelle mani dello Stato francese. Un accordo che  Fincantieri e l'Italia vogliono che sia rispettato ma che con la Presidenza Macron invece è stato completamente messo sotto attacco.

Il governo francese infatti vuole una partnership al 50% e per bocca del ministro dell'economia, Bruno Le Maire, ha annunciato la nazionalizzazione del gruppo dopo il no dell'Italia facendo valere il diritto di prelazione previsto dall'accordo. "La Francia ha preso la decisione di esercitare il diritto di prelazione su Stx. Il nostro obiettivo è difendere gli interessi strategici della Francia", ha detto in conferenza stampa il ministro spiegando però che la nazionalizzazione di Saint-Nazaire è un’operazione temporanea perché "così avremo più tempo per trovare un nuovo partner". Un atteggiamento rigettato al mittente dal suo omologo italiano Pier Carlo Padoan che ha espresso "rammarico", ricordando che "non c'è motivo per rinunciare al controllo su Stx". "Su Stx siamo stati chiari fin dal principio. Il precedente Governo francese ha chiesto a Fincantieri di interessarsi, e Fincantieri lo ha fatto con un progetto industriale solido che ha alcune condizioni fondamentali. Queste condizioni sono conosciute dal Governo francese, dal precedente che ha firmato un accordo e dall'attuale: non abbiamo nessuna intenzione di andare avanti se queste condizioni non ci sono" ha sottolineato Calenda.

"Abbiamo dato la nostra disponibilità ad ascoltare le esigenze del nuovo governo, ma non c’è nessun motivo per cui Fincantieri debba rinunciare alla maggioranza e al controllo della società francese" ha ribadito anche il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan.  "Siamo italiani ed europei ma non possiamo accettare di essere trattati meno dei coreani", ha tuonato anche l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, aggiungendo: "Stx France è per Fincantieri un obiettivo industriale e non politico". Le Maire dal suo canto ha detto che la proposta 50-50 resta sul tavolo e che martedì andrà a Roma per colloqui con i ministri Padoan e Calenda. Lo stesso Macron ha chiamato nel pomeriggio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in una telefonata definita "cordiale" nel quale si è discusso di molti temi tra cui proprio la questione Fincantieri- Stx Saint-Nazaire.

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