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Federalismo Municipale: ore decisive per il provvedimento

Il voto sul Federalismo Municipale rischia di far precipitare la crisi di Governo: difficile una sintesi con l’opposizione ma trattative ancora aperte.
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Federalismo Fiscale

Tra circa 48 ore, la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo esprimerà il proprio parere sul decreto attuativo del federalismo municipale. Un appuntamento atteso, perché incerto è l’esito della votazione e perchè rischia di segnare il percorso di questa travagliata legislatura, anche e più dell'ormai famoso caso Ruby. Sempre giovedì, nel tardo pomeriggio, è atteso inoltre il voto della Camera dei Deputati  sulla richiesta di perquisizione nei confronti degli uffici del commercialista del Presidente del Consiglio. Un doppio ostacolo che il Governo sta tentando in tutti i modi di oltrepassare e destinato, in un senso o nell’altro, a disegnare lo scenario politico dei prossimi mesi.

Tornando al voto della Bicameralina sul federalismo, continuano senza sosta i tentativi da parte della maggioranza di governo per strappare alle opposizioni se non un si convinto, quantomeno un’astensione consenziente.  Fallita la mediazione condotta dal Ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, è direttamente il Presidente della Commissione, il deputato del Pdl Enrico La Loggia, a farsi carico dell’ennesima trattativa.  Come riportato dalle agenzie di stampa, La Loggia ha proposto di inserire,  nel testo del parere su cui la Commissione è chiamata a pronunciarsi, un emendamento che armonizzi il decreto sulla fiscalità municipale a quello che riguarderà la fiscalità regionale. Inoltre, il Presidente della bicameralina offre l’aggiunta di due osservazioni per chiedere al Governo di coordinare la riforma fiscale di cui si discute in questi giorni ai principi e agli obiettivi del federalismo e di valutare l’opportunità di introdurre misure a sostegno delle famiglie con figli a carico (un contentino per il terzo polo che ha visto scomparire nell’ultima versione del decreto sul federalismo in discussione il fondo di 400 milioni di euro da destinare alle famiglie con figli che vivono in affitto).

Come prevedibile, anche quest’opera di mediazione sembra destinata a fallire. Per Gian Luca Galletti, deputato dell’Udc e vice-presidente della Commissione Bilancio della Camera, “gira e rigira, il dl aumenta le tasse, dimentica totalmente le famiglie e crea confusione per i decreti che dovremo ancora approvare". Secca e negativa la risposta che arriva dal Partito Democratico che per bocca dell’on. Francesco Boccia conferma il suo parere negativo: “ in questo modo aumenta l’autonomia impositiva ma aumentano anche le imposte”.  Non lascia spazio alle interpretazioni , come al solito, la dichiarazione rilasciata in mattinata dal leader dell’Idv, Antonio Di Pietro. L’ex magistrato, in un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, ha innanzitutto evidenziato che “se il voto sul federalismo e', come si sta dimostrando di essere, un giudizio universale sul Governo Berlusconi, noi senza se e senza ma votiamo di no'. Entrando poi nel merito del provvedimento, “ con il testo attuale, le  imposte comunali aumentano, e crescono anche le disparita' e le divaricazioni del Paese”.

Nessuna sorpresa, dunque. Resta però viva  l’attesa per un voto che probabilmente sancirà una situazione di pareggio dalla difficile interpretazione, politica e tecnica. E che inizia a causare le prime crepe all’interno dei federalisti verdi della Lega. Per Calderoli, un pareggio non cambierà nulla sia per quanto riguarda la possibilità di varare la madre di tutte le riforme, sia per quel che attiene la tenuta dell’esecutivo. Diverso è il pensiero di Roberto Maroni, Ministro dell’Interno e, secondo molti, nome nuovo nella  corsa alla successione del Cavaliere. L’inquilino del Viminale, sempre primo sostenitore del voto anticipato, vede nel voto di giovedì una sorta di Rubicone: o arriva l’ok dalla Commissione o si può dare inizio alla campagna elettorale.

A cura di Antonio Corbo

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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