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Speciale Elezioni europee 2019

Europee, Giorgetti: “Così non si può andare avanti”. Di Maio: “Lega vuole tornare con Berlusconi”

Il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti lancia un monito agli alleati: “Così non si può andare avanti. È chiaro che se arriva un plebiscito Salvini avrà un ruolo maggiore in Italia come in Europa”. Luigi Di Maio: “Ci minaccia perché una parte di Lega nostalgica di tornare con Berlusconi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti (Lega), parlando alla stampa estera, annuncia che Salvini potrebbe avere un peso maggiore nel governo, se le elezioni europee dovessero premiarlo: "È chiaro che se arriva un plebiscito Salvini avrà un ruolo maggiore in Italia come in Europa". Però assicura che la Lega non potrebbe mai rivendicare Palazzo Chigi per Salvini senza passare per il voto delle politiche. Giorgetti lancia quindi un monito: "Così non si può andare avanti – dice ai giornalisti parlando della tenuta del governo – Se il governo del cambiamento deve fare il cambiamento deve evitare lo stallo e produrre i risultati. Non accuso nessuno tantomeno il presidente del Consiglio, dico solo che così non si può andare avanti". Il governo giallo verde, avverte Giorgetti, può andare avanti solo "se si torna a lavorare e si ritrova l'affiatamento".

L'attenzione si sposta poi sul dossier dell'autonomia, su cui il Carroccio non è disposto a cedere: "Se dal governo del cambiamento non arriva una risposta sul tema dell'autonomia, la vecchia Lega, quella di Zaia e un po' tutti quanti, si spazientisce …". Il sottosegretario leghista non crede comunque nell'ipotesi di un rimpasto dopo le elezioni europee: "Come nello sport: squadra che vince non si cambia. Al netto delle ultime tre settimane abbiamo fatto bene e lo dice anche il consenso popolare". Il numero due della Lega nega di essere interessato a ricoprire il ruolo di premier o di ministro dell'Economia: "Io sono dispostissimo a rinunciare al mio ruolo di governo in qualsiasi momento se me lo chiedono e lo ritengono utile".

Tanto basta per fare irritare il vicepremier Luigi Di Maio, che sbotta: "Ogni giorno ormai, da circa un mese, c'è qualcuno, e non del M5s, che minaccia la crisi di governo e fa la conta delle poltrone in base ai sondaggi. Oggi è toccato a Giorgetti. Basta minacciare crisi di governo e basta fare la conta delle poltrone. Si pensi al Paese". Poi in un comizio a Cosenza commenta così: "Forza Italia vuole tornare al governo. Berlusconi non pretende di fare il premier ma il ministro giustizia ci sta pensando. Stanno aspettando il risultato delle Europee di domenica. Giorgetti della Lega dice ‘così non si può andare avanti' perché c'è una parte di Lega nostalgica di tornare con Berlusconi. Ci sono tante ragioni per restare al governo ma una su tutte è che quelle persone devono restare all'opposizione, Berlusconi deve restare fuori dal Parlamento e non deve andare a fare il ministro, la proposta Zanda non deve diventare legge", ha aggiunto.

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