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Uccide una 14enne con un colpo di pistola in faccia. Era già ricercato per femminicidio

C’è un mandato internazionale di cattura che pende sulla testa di Víctor Hugo Serrano, detto ‘Brasile’, ventiseienne accusato dell’assassinio la piccola María Liz Flores, uccisa a 14 anni con un colpo di pistola in faccia, lo scorso marzo, in Argentina. ‘Brasile’ era già in fuga dalla Bolivia per sottrarsi alle conseguenze di un altro presunto femminicidio.
A cura di Angela Marino
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C'è un mandato internazionale di cattura che pende sulla testa di Víctor Hugo Serrano, detto ‘Brasile', ventiseienne accusato dell'assassinio la piccola María Liz Flores, uccisa a 14 anni con un colpo di pistola in faccia, lo scorso marzo, in Argentina. Il giudice di Tartagal haaccolto oggi la richiesta del procuratore Pablo Cabot, e ha ordinato la cattura nazionale e internazionale del femminicida.

I fatti risalgono nove mesi fa, quando María Liz è stat vista per l'ultima volta in vita dalle sorelle. Le ragazze, che hanno denunciato la sua scomparsa la sera stessa, hanno raccontato di aver visto un uomo rispondente alla descrizione di ‘Brasile' costringere con la minaccia la piccola Liz a salire sulla sua moto. Da allora la ragazzina non è stata più vista, fino a quando, per caso, alcuni giorni dopo, il suo corpo è stato visto galleggiare in una canale alla periferia di Salta. Sebbene fosse quasi irriconoscibile, i suoi parenti riuscirono a identificarla.

I medici legali hanno notato subito un foro sul volto dell'adolescente. Non è stato difficile stabilire che si trattasse di una ferita da arma da fuoco, circostanza che ha reso il crimine ancora più cruento. La ragazzina, infatti, è stata colpita in pieno volto, quasi come se si trattasse di un'esecuzione. Dopo il delitto, i familiari hanno scoperto che aveva avuto una breve storia con il suo carnefice, ma che due settimene prima gli aveva detto di non volerlo più vedere. Contestualmente, hanno scoperto che Serrano si trovava in Argentina perché in fuga da un altro femminicidio commesso nella natina Bolivia. Secondo una zia dell'adolescente, il ricercato era arrivato dalla Bolivia per fuggire da un presunto femminicidio e aveva affittato una stanza al confine.

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