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Sul lungomare emergono sacchi con pezzi di cadavere: uomo ucciso e sembrato dal coinquilino in Uk

Per il terribile omicidio, avvenuto nell’agosto dello scorso anno, un Tribunale inglese ha condannato un uomo di 49 anni: ha decapitato la vittima e bruciato la testa nel fuoco prima di mettere gli arti nei sacchi e gettarli sul lungomare.
A cura di Antonio Palma
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Tutto è iniziato col ritrovamento di due gambe in diversi sacchi lungo un sentiero sul lungomare di Boscombe, sobborgo di Bournemouth, in Inghilterra. Da quel primo ritrovamento casuale ne sono seguiti altri altrettanto macabri con la scoperta di vari pezzi di cadavere che infine hanno portato alla luce un terribile omicidio avvenuto nell'agosto dello scorso anno. Per quei fatti, che hanno scioccato gli abitanti di Bournemouth e delle città circostanti, ora una giuria ha condannato un uomo di 49 anni, Benjamin Atkins, giudicandolo colpevole di aver ucciso il suo inquilino e di averlo poi smembrato disfacendosi dei resti.

Atkins è stato condannato da una giuria della Winchester Crown Court per l'omicidio di Simon Shotton, 48 anni, i cui arti sono stati trovati in sacchi abbandonati su un sentiero nella località balneare del Dorset. La fidanzata, la 39enne Debbie Pereira, è stata invece assolta dall'accusa di omicidio ma condannata per aver ostacolato la giustizia mentendo.

Atkins ha ammesso di aver ucciso il signor Shotton a casa della coppia e di aver smembrato il suo corpo, ma ha detto di aver agito per legittima difesa. Stando al suo racconto, la vittima era rimasta per un breve periodo a casa loro e aveva fornito loro della droga al posto dell'affitto. Quel giorno però sarebbe nata una violenta discussione perché la vittima chiedeva il pagamento di un debito.

Atkins poi ha fatto a pezzi il corpo di Shotton usando un seghetto nel giardino della coppia sotto una tenda improvvisata. Ha decapitato la vittima e bruciato la testa nel fuoco prima di mettere gli arti nei sacchi e gettarli sul lungomare mentre il torso era stato messo in una valigia gettata in un parco pubblico. La macabra scoperta quando un passante lungo il sentiero ha visto un piede spuntare da un sacco e ha chiamato la polizia.

L'uomo condannato era stato poi intercettato dopo l'arresto e aveva ammesso tutto dicendo che lo avrebbe rifatto. In tribunale però ha sostenuto che era sotto l'effetto di droga. "Non l'avrei fatto se non fossi stato sotto l'effetto di droga, non l'avrei fatto a pezzi, avevo paura, ero traumatizzato, ero nel panico e sotto stress" ha dichiarato l'uomo.

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