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Studentessa 13enne punita per un pantalone troppo attillato: “Distrae gli insegnanti”

Il caso è avvenuto alla John Smeaton Academy, di Leeds. Olivia Harrison si sarebbe rifiutata di mettersi in punizione e indossare i pantaloni che la scuola le aveva consigliato di mettere al posto di quelli ‘incriminati’. Per questo motivo è stata sospesa per due giorni.
A cura di Biagio Chiariello
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Una ragazzina inglese di 13 anni afferma di essere stata esclusa dalla scuola dopo aver rifiutato di mettersi in isolamento a seguito di una disputa sui suoi pantaloni "troppo aderenti". Olivia Harrison afferma che un membro dello staff della John Smeaton Academy, di Leeds, le avrebbe detto di andare a "cambiarsi i pantaloni e le calze" perché le sue caviglie "distraevano gli altri alunni e insegnanti". Quando la 13enne si è rifiutata di indossare un paio di pantaloni che la scuola teneva tra gli oggetti smarriti, sarebbe stata mandata in isolamento dopo l'ora di pranzo lunedì 13 settembre. La studentessa ha però rifiutato la punizione e per questo motivo è stata esclusa per due giorni e trascorrerà altri tre giorni in isolamento dal suo ritorno.

Sua madre Karen Harrison afferma a Metro.co.uk che il personale "dovrebbe essere più attento all'istruzione dei ragazzi e non a ciò che indossano gli alunni". Afferma che un certo numero di altri studenti non avrebbero soddisfatto gli standard legati alle uniformi. ‘Le ultime due settimane sono andate davvero male. Olivia ha sempre indossato quei pantaloni di Olivia senza problemi. Ora invece dovrà ordinarne altri".

La famiglia dice di aver provato più volte a contattare la scuola ma non di non aver ricevuto alcun risposta.

Un portavoce di The Grove Academies Trust, l'associazione adibita al controllo e al rispetto della politica sulle uniformi a scuola, non ha voluto commentare il caso di Olivia, ma ha aggiunto che "non si scusano per gli standard elevati" e "Siamo lieti che la maggior parte degli studenti li rispettino. Non commentiamo i singoli casi, ma possiamo dire di non aver ricevuto alcun reclamo dai genitori dei nostri alunni".

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